(D. Parlangeli) – La dura legge del gol, lo saprà bene anche Max Pezzali, si porta dietro la coda lunga delle reazioni del tifoso. Che appartenga alla categoria degli accaniti, dei part time, di quelli che “cos’è il fuorigioco?”, poco importa: il commento sarà fatto lo stesso. E anzi: se ha la fortuna di partorirne di divertenti, il risultato è garantito. Questi Mondiali 2014, anche ammesso di non averli voluti seguire, sono stati argomento principale nell’agenda dei social network (tanto da suscitare lo sdegno di chi pensava sarebbe stato più opportuno parlare di Gaza). Uno dei primi e più duraturi tormentoni è venuto fuori durante la partita che è costata all’Italia l’eliminazione: l’uruguayano Luis Suarez durante un’azione dà un morso sulla spalla a Giorgio Chiellini, che dolorante si abbassa la maglia per mostrare i segni – non indifferenti – della dentatura avversaria. L’episodio ha scatenato ogni tipo di fotomontaggio e battuta possibile: dalla Coppa del Mondo morsicata, al logo Apple rimaneggiato in più versioni e affiancato dalla didascalia “Suarez was here”, fino alla faccia del giocatore con la maschera di Hannibal Lecter, con i denti da vampiro, e al nuovo logo del Barcellona (che lo ha comprato spendendo circa ottanta milioni) sempre opportunamente addentato (il logo).
CI SI È MESSA anche Barilla, che avendo seguito con una campagna ad hoc tutta l’avventura – breve – degli azzurri, dopo la sconfitta ha pubblicato la foto di undici maccheroni, di cui uno morsicato, con scritto “Bentorna – ti a casa!”. Inconsapevole protagonista è stato anche il portiere olandese Jasper Cillessen: il suo modo di appoggiarsi al palo durante la partita con il Brasile, che lo faceva quasi sembrare seduto, ha scatenato la creatività di molti, che lo hanno posizionato nelle location più assurde: seduto sul Trono di Spade, in sella a uno struzzo, sulla palla demolitrice spalla a spalla con Miley Cirus, in metro, e chiaramente al gabinetto (hashtag: #Jasper – CillessenSitsOnThings ). Per chi vuole ripescare un po’ di battutone e meme vari, esiste l’account @Wor – ldCupJokes su Twitter : ha condiviso anche un divertente video sulle reazioni esasperate dei giocatori “vittime” di fallo. La disfatta del Brasile, annientato dalla Germania (7-1), oltre a generare teorie più o meno etiche sull’“ac – canimento” dei tedeschi, ha portato la creazione di un video dove è stato cancellata la squadra brasiliana, facendo così sembrare che in campo ci fosse solo la Germania. Per Facebook, la finale Germania-Argentina è stata l’evento sportivo più seguito della storia del social network: 88 milioni di tifosi attivi, oltre 280 milioni di interazioni tra post, commenti e mi piace (superati i 245 milioni di interazioni del Super Bowl). Tra i paesi più attivi Stati Uniti, Brasile e Argentina, giocatori più nominati Mario Götze e Lionel Messi. Hanno riscosso successo i selfie dei vincitori al fianco della cancelliera Angela Merkel – quelli di Lukas Podolski e Sami Khedira – che hanno ottenuto oltre 1 milione di like. Gol a porta vuota quello di Shakira, che con il suo scatto nei panni della calciatrice, direttamente dal Maracana, conta oltre 3 milioni di like e 75.440 di condivisioni. Ma la sfida più divertente è stata quella tra i due Papi (l’emerito tedesco, e quello in carica, argentino). Tra le tante divertenti versioni della coppia intenta al tifo, la foto di Bergoglio con la scritta “Mai ‘na gioia”. Del movimento mondiale su Twitter dà conto BlogMeter: centomila tweet al giorno in media, andati scemando nel tempo, dopo l’eliminazione azzurra. Dei 3,2 milioni in lingua italiana inviati dall’inizio del campionato del mondo, ben due terzi sono stati scritti nei primi 13 giorni della competizione, ovvero prima del 25 giugno e dell’amara sconfitta contro l’Uru – guay.