(L. Pasquaretta) Guardare, riguardare e godere. Da consumare il tasto del replay. Standing ovation e applausi. Belli e impossibili. Da playstation. Come il gol di Pjanic. Pazzesco, l’ultimo in ordine di tempo. Genio e sregolatezza. Tutto in un attimo. Quando si parla di gesti tecnici da fantascienza, la mente corre veloce a Maradona quando ancora giocava in Argentina. Le immagini sono sfocate, ma la dinamica dell’inimitabile «dies» è da spalancare gli occhi: lunetta del centrocampo, doppio palleggio con il sinistro e lob imparabile, mentre gli avversari festeggiavano. Appena sbarcato in Italia nel 1984 Maradona punì il laziale Orsi. Non allo stesso modo. Era qualche metro più indietro. Concesse il bis con la maglia del Napoli, infilando il veronese Giuliano Giuliani nel 1985 da centrocampo. Chi dipinge capolavori non lo fa mai (o quasi) per caso.
IL PRIMATISTA Correva il 21 dicembre 1969. Enzo Ferrari militava nel Palermo, che si presentò all’Olimpico e alla fine del primo tempo, complice il vento, fece gol al romanista Ginulfi da 77 metri. Un lancio «fortunato». Il padre, Ferrari senior, raccontò ai tempi che chiamò il figlio Enzo in onore del Drake. C’è un precedente nel calcio femminile. E’ il caso di Virginia Torrecilla, 19 anni, centrocampista del Barcellona, autrice di uno splendido gol da centrocampo qualche mese fa contro le colleghe del Siviglia, che ricorda tanto la parabola di David Beckham contro il Wimbledon del 1996. Lo Space Boy aveva 21 anni e militata nel Manchester United. Qualche anno dopo concesse il bis quando giocava nei Galaxy, sorprendendo stavolta il portiere del Kansas City Wizzard. Lo ha imitato proprio Rooney contro il West Ham. In campo internazionale ci sono altre perle: quella di Martin Palermo in Boca- Indipendiente nel 2007, Xabi Alonso ai tempi del Liverpool contro il Newcastle, approfittando di uno scivolone del portiere, Rivaldo quando giocava nel Barcellona e Seedorf con la camiseta blanca del Real. Spopola in rete il bellissimo gol di Ricardo Goulart in Corinthians- Chivas.
PORTIERI GOLEADOR È successo nel 1993 a Chilavert del Velez. Un giocatore del River Plate era a terra nella metà campo del Velez, il portiere paraguayano tira a sorpresa verso la porta avversaria col suo collega del River che passeggia convinto che il gioco non fosse ripreso. Incredibile pure il rilancio da 88metri finito nel sacco di Paul Robinson del Totthenam che ha infilato il collega del Watford.
CAPOLAVORI ITALIANI Come dimenticare la prodezza di Stankovic, che nel 2009 beffò il genoano Amelia, vittima anche di Mascara nel derby siciliano fra Catania e Palermo. Da cineteca il lob di Quagliarella contro il Chievo (giocava nella Samp, era il 2007), pochi giorni dopo Vieri di sinistro con lamaglia dell’Atalanta rompe un digiuno da gol che durava dal 26 ottobre 2005. O Marcolini in Chiveo-Bologna nel 2011. In serie B pazzesche le parabole di Lazzari, Schiattarella dell’Ancona e Lazzari del Piacenza. Da applausi il sinistro di Recoba contro l’Empoli. Gran finale per Materazzi. Lui il «gollazzo » l’ha fatto nella sua porta. Sempre da centrocampo.