E tre. Dopo averlo promesso ai tifosi per ben due volte a Trigoria, e in un’occasione firmando uno striscione dove gli veniva chiesto proprio di non partire, la terza volta avviene dentro un aeroporto. A Fiumicino. Ieri. Mehdi Benatia insiste, persiste, non molla: «Resto a Roma? Certamente». Bisogna credere per forza alle parole di un professionista che si è presentato a Trigoria ancora prima della convocazione. A giudicare dalle dichiarazioni, e dal volto disteso di ieri, il difensore centrale della Roma non pare avere più intenzione di andarsene. Storia nota, storia brutta, storia di uno scontro verbale tra Sabatini e l’agente di Benatia, andato in scena dopo una promessa non mantenuta, secondo Mehdi e il suo manager ma non secondo Sabatini, di un adeguamento a cifre importanti. Dal Marocco, Benatia aveva ventilato la possibilità di un addio prematuro. Il ds aveva replicato attaccando il suo procuratore in conferenza. Fine dell’idillio, Mehdi si era ripromesso di lasciare Trigoria. Ma il mercato ha preso una piega diversa, il Manchester City avrebbe offerto molto meno dei 35 milioni che la Roma considera base di partenza per una trattativa seria. Dopo il no di Trigoria, i Citizens hanno ripiegato su Mangala del Porto, spendendo 40 milioni.
Poi è stato il turno del Chelsea, Mourinho ha recentemente dichiarato chiuso il mercato dei Blues. «Stimo bene così». Anche noi. Restano in lizza Manchester United, che dopo aver soffiato (vabbé, per modo di dire…) de Vrij alla Lazio potrebbe adesso mettersi alla caccia di un grandissimo centrale, e il Bayern Monaco, ma a Trigoria non c’è traccia di offerte. Resta Benatia, resta anche Mattia Destro. Il suo agente, Renzo Contratto, lo ha assicurato a “Corrieregiallorosso.com”: «Non è sul mercato, lo continuo a ripetere. Destro non vuole andare via dalla Roma e non è stato messo sul mercato. Mattia ha al centro della sua testa solo la Roma e la Champions che non vede l’ora di giocare». Buone indiscrezioni anche sul fronte Gervinho. Il rinnovo, dicono le fonti, è più vicino.
Sabatini intanto lavora sul mercato in entrata. I nomi per la difesa sono sempre gli stessi, il brasiliano con passaporto italiano Rafael Toloi, il montenegrino Basa e il colombiano Balanta. Toloi è in pole position, ma bisogna trovare l’accordo col San Paolo, che non intende scendere sotto ai 5 milioni. In attacco, detto che è difficile che parta Destro, se dovesse essere ceduto Ljajic Sabatini virerebbe su un altro esterno offensivo. Carrasco del Monaco è in pugno, a Trigoria stanno però temporeggiando. Attenzione a quanto sta accadendo in Ucraina, dove piacciono Douglas Costa dello Shakhtar e Yarmolenko della Dinamo Kiev. Il Paese è in guerra e sei brasiliani della squadra di Donetsk non sono tornati da un’amichevole in Francia col Lione. «Non escludo però che possano rientrare in squadra quanto prima», dice il presidente Rinat Akhmetov. Che poi aggiunge: «I giocatori hanno un contratto da rispettare, ognuno di loro ha una clausola rescissoria che come minimo è di 10 milioni di euro e non saranno svenduti. Non c’è nulla da temere. Siamo pronti a garantire la loro sicurezza, con noi non corrono alcun pericolo». Evidentemente, però, Douglas Costa & Co. non ne sono troppo convinti