(D. Galli) – La Roma spinge a sinistra. Niente politica, è roba di mercato, faccenda di terzini. La società resta alla finestra per Adriano, ma intanto tratta con Emanuelson, rivaluterà José Angel, di ritorno dal prestito alla Real Sociedad, aspetterà Balzaretti e non viene escluso un prestito di Dodò. Intanto (ri)saluta Marquinho, è stato ceduto in prestito ai sauditi dell’Al Ittihad. Sabatini non si ferma mai. Il diesse sta provando ad assicurarsi la firma dell’ex laterale del Milan, Urby Emanuelson. Ventotto anni, è svincolato, può giocare sia come laterale basso, sia come laterale alto. È un rinforzo, è un buon affare, anche se non è ancora fatto, non siamo alle firme, e quindi nemmeno agli annunci e alle visite mediche. Però l’accordo è abbastanza vicino. Con il suo arrivo non si chiuderà comunque qui il mercato della Roma sulle fasce. D’altronde Sabatini era stato chiaro, il club raddoppierà o addirittura triplicherà in certi ruoli, e non si possono spendere per ogni posizione una valanga di milioni. Il ds giallorosso sta cercando di dosare le forze, o meglio le capacità finanziarie della società. Tradotto, la Roma non molla il brasiliano Adriano e aspetta di capire se davvero il Barcellona troverà l’accordo col Valencia per Mathieu. In questa ipotesi potrebbe cadere il veto di Luis Enrique (potrebbe). Per ora però Adriano non si muove dalla Catalogna.
«Non lo stiamo trattando con nessuno. Assolutamente niente. Zero», ha detto il ds del Barcellona, Andoni Zubizarreta. E da parte sua, nemmeno Adriano sembra troppo intenzionato a fare le valigie. «Parlerò con Luis Enrique, ma voglio restare al Barcellona», ha detto ieri. Sabatini è attivissimo anche per il centrale difensivo. Salutato Toloi, tornato definitivamente al San Paolo, Sabatini sta seguendo il colombiano Balanta (River Plate) e il montenegrino Basa, del Lille. Il tecnico dell’ex club di Rudi Garcia, René Girard, teme di perderlo: «Capisco che Marko sia attratto dalle sirene che lo chiamano da Roma ma è tornato qui per il ritiro e adesso dobbiamo lasciarlo tranquillo. Per me lui è un pilastro e la sua permanenza rappresenta una priorità. Noi vorremmo trattenerlo, ma ne sapremo di più nei prossimi giorni». Va costantemente monitorata anche la situazione di Benatia, che in Marocco continua ad allenarsi in vista di un raduno che, se non arriveranno proposte adeguate prima alla Roma e poi al suo agente (in Inghilterra dicono che il City starebbe per offrire 37 milioni e mezzo), sarà quello giallorosso, il 15 luglio. A Trigoria lo aspettano a braccia aperte. Una sua eventuale cessione sarebbe un evento traumatico, ma Sabatini ha un miliardo di risorse e parecchi antidolorifici.
Ingaggiato Keita, resta in stand-by la stellina Uçan. Il baby centrocampista turco potenzialmente è un grandissimo giocatore, a Trigoria gode di tanta stima. Però è extracomunitario e Sabatini prima di ufficializzarne l’acquisto vuole capire cosa riserva il mercato degli esterni alti, o ali se preferite. Il ds sta guardando oltre i confini dell’Unione Europea. Il sogno è Douglas Costa, attaccante brasiliano dello Shakhtar Donetsk. Costa intorno ai 15 milioni. Restano in piedi le ipotesi Yannick Ferreira Carrasco del Monaco e Alessio Cerci, per il quale Cairo non sembra voler scendere sotto ai 20 milioni. L’attaccante granata sogna il ritorno alla Roma, e si parla di un incontro avvenuto recentemente tra il suo procuratore Sergio Berti e Sabatini. «Se rimane Cerci? Non saprei rispondere – sono le parole del tecnico del Toro, Ventura – considerato che se mi fosse stata posta la stessa domanda su Immobile a suo tempo avrei risposto che sarebbe rimasto, poi è arrivato il Borussia Dortmund e con un’offerta importante ha chiuso in poco tempo l’affare. Il mercato lo fa la società. Vedremo la volontà del club e quella del giocatore. Se rimane, perderò l’ultimo ciuffetto di capelli che ho».