(A. Serafini) Buona la prima, ma d’altronde questo era l’aspetto più scontato e prevedibile. La soddisfazione attuale di Rudi Garcia ha basi sicuramente più solide di quelle ricevute dal debutto stagionale della Roma contro la modesta selezione degli Under 23 indonesiani. «Abbiamo appena iniziato e non vediamo già l’ora di cominciare la stagione – ha svelato il tecnico in un’intervista prima della gara – la scorsa stagione è stata molto buona, ma la nostra ambizione è quella di finire più in alto nella prossima».
La voglia di puntare allo scudetto non è passata certo inosservata anche agli 8.000 spettatori accorsi sulle tribune del Manlio Scopigno di Rieti. Il 3-1 finale ha reso più godibile la gita fuori porta in un pomeriggio condito da tanti applausi e la solita curiosità destinata ai volti nuovi del mercato. Già, perché il lavoro di Walter Sabatini ha concesso un palcoscenico d’onore all’ultimo arrivato Iturbe, osannato durante la breve seduta d’allenamento svolta in campo. L’argentino, tenuto a riposo precauzionale insieme a Keita, ha condiviso la festa dei tifosi correndo al fianco di Benatia, finito in mattinata per qualche minuto fuori dalla lista dei convocati. Ufficialmente soltanto un errore prontamente corretto e niente più, cancellato ulteriormente da una buona dose di applausi che il pubblico (si è fermato anche a firmare qualche autografo) gli ha destinato durante il riscaldamento. Il difensore marocchino, sempre ufficialmente, ha preferito non scendere in campo a causa di una leggera contusione alla caviglia rimediata in mattinata a Trigoria.
Le vicende del mercato al momento rimangono confinate all’interno del centro sportivo, difese ulteriormente dal muro costruito nello spogliatoio. Come spiegato a fine gara da Nainggolan: «Benatia è un grande professionista, si sta allenando alla grande. I problemi che ha con la società riguardano lui, per noi compagni non è un problema».
Intanto Garcia aspetta e getta le basi a piccoli passi. Privo dei nazionali reduci dal Mondiale, il francese si affida nella prima mezz’ora alla formazione dei «big», dove capitan Totti ruba la scena, Florenzi sigla il vantaggio con un piattone all’angolino e il giovane talento Uçan mostra parte del suo bagaglio tecnico che ha tanto colpito Sabatini. Personalità, carattere e un’ottima sensibilità del piede sinistro, qualità che avrà modo di riproporre presto in test più probanti. Il raddoppio arriva invece con l’altro piede, incrociando il pallone sul secondo palo dopo una combinazione stretta in area.
Con la «seconda» formazione la partita scivola di interesse: Borriello segna di testa il 3-0, gli indonesiani trovano gloria con un colpo ravvicinato che beffa Lobont, poi c’è solo il tempo di dare il via a un’altra girandola di cambi e regalare qualche minuto ai Primavera. «Mi è piaciuto molto l’approccio di Uçan e Cole – ha concluso Garcia – ora lavoreremo intensamente aspettando la tournée negli States (domani la partenza, ndc). È stato bello vedere oggi i tifosi contenti, daremo tutto per loro».