(A. Austini) – Valigie pronte. Ma non per tutti. Non ci sarà Gervinho sull’aereo che domattina decollerà in direzione Boston con la Roma a bordo. A differenza degli altri reduci dal Mondiale eliminati al primo turno – Pjanic è rientrato ieri e e De Rossi lo farà oggi – l’attaccante ha ottenuto dalla società qualche giorno extra di permesso per risolvere delle urgenti questioni personali in Costa d’Avorio. Ha provato a farlo prima ma difficilmente ci riuscirà entro domani. Garcia lo aspetta negli States prima della seconda tappa della tournée a Denver del 26, la società idem consapevole che Gervinho non è soddisfatto del suo contratto.
La Roma gli ha proposto un sostanzioso aumento – da 2.3 a 2.9 milioni circa – ma l’africano ne vorrebbe 3.5. Un recente incontro tra il suo procuratore Boisseau, lo stesso di Garcia e Keita, e Sabatini è sfociato in un litigio. Ma i dirigenti sono convinti che a breve si troverà un punto d’incontro, magari dopo qualche settimana dall’inizio della stagione. D’altra parte bisogna prestare attenzione agli equilibri dello spogliatoio: il caso Benatia è già deflagrato e si attende un’offerta da 35-40 milioni per risolverlo, non c’è bisogno di un bis. Oltre a Gervinho in fila per il rinnovo ci sono Florenzi, Maicon e Destro, mentre De Sanctis discuterà dopo l’inverno.
Diverse le priorità di Sabatini. Un difensore centrale, innanzitutto: attraverso un agente di fiducia si tiene informato sull’ex interista Rolando che il Porto non ha convocato per il ritiro. Contratto in scadenza fra un anno e la Roma è disposta a mettere sul piatto 4 milioni contro i 10 richiesti dai lusitani. Congelata la pista Basa, Sabatini continua a trattare Toloi. Per l’attacco tiene in pugno Carrasco e sfida di nuovo la Juve su Shaqiri. Ma prima bisogna cedere Ljajic in Germania.