(M. Pinci) – Un incontro venerdì sera per tornare a parlarsi dopo la frattura di maggio. Un noto albergo dell’Eur a fare da scenario, da una parte Walter Sabatini e Mauro Baldissoni, dall’altra Moussa Sissoko, l’agente di Benatia, con cui potrebbe tornare a incontrarsi anche oggi. Appuntamento per tentare di trovare soluzionia una questione che, ogni giorno che passa, rischia di complicarsi. Il Manchester City, in parola con il marocchino e unico club ad aver presentato un’offerta concreta – 20 milioni di sterline – ha preso il francese Mangala, salutando definitivamente Benatia.
Ora la Roma e il giocatore rischiano di dover ridefinire le proprie strategie: lui vuole andarsene, e lo ha detto, per guadagnare più di quanto non gli abbia offerto la Roma, cui non dispiacerebbe cederlo per finanziare un grande colpo in attacco. Ma entrambi rischiano di dover rinunciare ai propositi: non a caso, forse, la Roma è tornata a chiedere al Torino Cerci, meno caro del sogno Cuadrado dell’alternativa Yarmolenko. Loro, insieme allo svizzero Shaquiri (ieri Sabatini ha incontrato un suo rappresentante) gli obiettivi, ma senza la cessione di Mehdi è improbabile riuscire a acquistarli.
Anche in difesa affari lowcost: l’Inter ha offerto Campagnaro, utile come terzino o come cambio al centro, ruolo per cui resta viva l’ipotesi del ritorno di Toloi. E Benatia? A questo punto deve sperare in un ritorno di fiamma del Barça, che però ha preso Mathieu, in un nuovo interessamento del Bayern, che si era fatto timidamente vivo mesi fa, o magari un inserimento a sorpresa del Chelsea, orientato però più su Varane o Pepe, o dello United. Altrimenti, Benatia e la Roma dovranno provare a risanare la rottura pubblica e privata per iniziare una nuova stagione insieme.