(F. Ferrazza) – Di personalità non ne ha certo poca, Salih Uçan (Ucian è l’esatta pronuncia), lui che nel cognome ha scritto il destino: “Che vola”, è infatti la traduzione letterale, e basta seguire qualche passaggio dei primissimi spezzoni d’allenamento del turco per capire cosa ha folgorato Sabatini di questo giocatore.
Elegante e leggero sul campo, non timido davanti ai tanti cronisti arrivati ieri per la sua presentazione. «Non mi sorprende che la Roma abbia puntato così tanto su di me — l’esordio di Uçan — ho affrontato partite importanti con il Fenerbahce e Sabatini mi ha voluto dato il successo che ho avuto nel primo anno. Non vedo alcun errore in questa scelta». E ancora. «La mia qualità migliore è dare la palla in verticale e fare assist. Sono un centrocampista, ma il mio scopo è adattarmi al gioco dei miei compagni e farlo al meglio».
Indosserà la maglia numero 48, sigla automobilistica della sua città, Marmaris, per nulla intimorito dall’enorme concorrenza che dovrà affrontare. Si gode i riflettori anche Iturbe, al suo primo allenamento con i suoi nuovi compagni. Strette di mano con tutti, a Trigoria, e bagno di folla tra i tanti tifosi presenti fuori i cancelli. Verrà presentato oggi, alle 12,30, poche ore prima della prima amichevole estiva di Totti e compagni, a Rieti (17,30), contro l’Under23 indonesiana. I convocati verranno diramati solamente questa mattina.
Da capire se andrà Benatia, ancora in rotta con la società e intenzionato a lasciare la Roma se non saranno accettate le sue condizioni. Discutibile, quindi, il comportamento del marocchino, che ieri ha rassicurato alcuni tifosi che con uno striscione gli chiedevano di restare. “Basta… Resta qua”, la frase, con il giocatore che si è fermato per firmare lo striscione e garantire: “Sono qui, quindi rimango”.