(F. Bianchi) Stop alle trasferte per un paio d’anni, e per tutti i tifosi (non solo romanisti e napoletani). Questo il progetto del ministro Angelino Alfano: se ne parlerà stamattina al Viminale in una riunione d’urgenza dove sono stati convocati anche i vertici dello sport (dal Coni, alla Figc, alle Leghe). Dopo il 3 maggio, finale di Coppa Italia, Alfano vuole dare un segnale forte per la prossima stagione calcistica e quindi, oltre ad inasprire il Daspo, ecco il divieto totale alle trasferte. Per tutti.
Il capo della polizia, Alessandro Pansa preferirebbe uno stop mirato, da decidere di partita in partita. Perché con l’ipotesi di Alfano sarebbero penalizzati club (vedi ad esempio Chievo, Sassuolo, Empoli, Cesena) che vivono anche grazie ai soldi dei tifosi ospiti e tifoserie che fra loro sono gemellate (i sampdoriani con i parmensi, i genoani con i napoletani) e non hanno mai creato problemi. Anche se gli incidenti sono aumentati, tranne in Lega Pro, e sono stati impiegati 20.000 poliziotti in più rispetto all’annata precedente. Nella riunione di oggi, cui ne seguirà un’altra lunedì prossimo, i club saranno richiamati ai loro doveri: segmentare le curve per individuare (e punire) i razzisti, aumentare e preparare meglio gli stewards, migliorare la videosorveglianza e venire incontro ai tifosi perbene (con i biglietti on line e last minute). Lo aveva stabilito due mesi fa la Task Force: sinora nulla è stato fatto.