(M.De Santis/M.Nerozzi) – L’ultimo dribbling di Juan Manuel Iturbe, 21 anni, è stato alla Juve, che a lungo l’ha avuto a portata di firma: l’attaccante argentino è della Roma, a meno di altri colpi di scena. Ieri nel tardo pomeriggio era atterrato nella capitale con un volo da Asuncion, Paraguay, Paese dov’è nato, per poi rifugirasi all’hotel Parco dei Principi, e aspettare notizie.
Ma era già tutto scritto: il sorpasso della Roma sulla Juve, preparato in silenzio, studiato sadicamente a tavolino e messo in atto nel giro di poche ore. Nel week-end, mentre i bianconeri apparivano saldamente in testa, il ds giallorosso Walter Sabatini aveva riallacciato i contatti, peraltro mai totalmente interrotti, con i procuratori di Iturbe.
Prima mossa seguita ieri, poco dopo lo sbarco dell’argentino a Fiumicino, dal più che probabile colpo di grazia alla concorrenza: l’accordo, raggiunto in un segretissimo appuntamento milanese, tra la Roma, rappresentata dallo stesso Sabatini, e il Verona. Affare fatto tra i due club per una cifra attorno ai 30 milioni di euro, leggermente superiore all’offerta bianconera. Quello con il giocatore, in attesa di notizie in albergo, era già stato imbastito in silenzio: un quinquennale da 1,6 milioni netti a stagione che, grazie a bonus e premi, saliranno facilmente fino a 2,5. Il copione di oggi, se non regalerà colpi di scena, prevede il nuovo e ultimo incontro tra la Roma, vicinissima anche a Carrasco del Monaco (atteso già nei prossimi giorni da Garcia), e gli agenti di Iturbe. Quello per le firme e per far calare definitivamente il sipario sulla più complicata telenovela estiva del mercato italiano.