Amichevole. Preparazione estiva. Gambe imballate. Assenze pesanti. Tutte considerazioni limpide ma battere i campioni d’Europa in carica è sempre una bella soddisfazione. La Roma saluta il Cotton Bowl di Dallas con abbracci e sorrisi, grazie all’1-0 firmato da Francesco Totti, ancora una volta bestia nera del Real Madrid. Una vittoria che porta il marchio del capitano, circondato da una squadra con la S maiuscola, costruita e plasmata dal carattere e dalle idee di Rudi Garcia. Per larghi tratti con gli spagnoli è stata partita vera: sia i giallorossi che i blancos non hanno mai tirato indietro la gamba, dando vita ad un partita dall’intensità e dai contrasti degni di una sfida di Champions.
FLORENZI VS BALE – Garcia mette in campo quella che al momento è la Roma migliore: senza Maicon e Torosidis sceglie il jolly Florenzi per marcare Bale, mentre a centrocampo Keita prende il posto di De Rossi senza dimenticare Strootman. Davanti, in attesa di Gervinho, Ljajic gioca con Totti e Iturbe. Ancelotti tiene in panchina Cristiano Ronaldo e aspetta James Rodriguez e Benzema. I protagonisti in campo non fanno rimpiangere gli assenti. Tra i pali Skorupski che subito fa venire i brividi a Garcia con un’uscita in ritardo su Sergio Ramos: colpo di testa alto. Il polacco sarà nuovamente in leggero ritardo in altri due interventi ma se le gambe sono cariche nei giocatori, per i portieri questo discorso vale il doppio. Skorupski riscatta le imperfezioni con una super parata di piazzamento e reattività su Isco, poi Benatia è mostruoso nel murare Pepe in spaccata. Partita perfetta per il marocchino in coppia con Castan, lasciati in campo 90 minuti come Cole, Keita e Ljajic. Ottima la protezione data dal maliano e da Nainggolan, perfetti in ogni contrasto.
TOTTI SHOW – Casillas non lo può più vedere, Francesco Totti in qualche modo gli segna sempre. Ma prima dell’azione del gol, aperta con uno splendido velo e chiusa con un tiro di controbalzo facile solo in apparenza, gli sprazzi di gioco romanista sono arrivati solo dal capitano e da brevi scintille di Pjanic. Al 25′ del primo tempo ecco la nuova fionda romanista: Totti arretra, scorge Iturbe e di prima lo lancia col contagiri nella trequarti avversaria. Peccato per lo stop imperfetto dell’argentino che favorisce l’intervento di Coentrao. Intesa da affinare, la base su cui lavorare è di livello superiore. Subito dopo il gol, il il capitano approfitta di un errore di Sergio Ramos per regalare a Ljajic la palla del raddoppio: il serbo la spreca dopo un perfetto movimento. Qui l’intesa c’è, l’istinto del goleador meno.
POCHI CAMBI – Con la partita contro l’Inter a meno di 72 ore di distanza, Garcia opera il primo cambio solo al 20′ della ripresa ed è staffetta tra gli ultimi due arrivati in ritiro: dentro De Rossi, fuori Pjanic. Capitan Futuro avrà sicuramente più spazio contro i nerazzurri, contro i quali dovrebbe tornare titolare Destro, lasciato fuori. Borriello subentra a Totti e mostra tecnica e generosità, Sanabria e Somma hanno carattere e qualità. Correttivi che non cambiano la sostanza: chiunque entri nella Roma dà il suo contributo in una squadra che in ogni momento della partita sa cosa fare e dove andare. Anche di fronte al Real Madrid campione d’Europa.
Daniele Luciani
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