Davide Astori si presenta, sicuro della scelta di andare alla Roma ed ironico neo confronti del presidente della Lazio Lotito: “Ho scelto la Roma appena ho saputo che mi cercava. Lotito dice che non sono Maradona? Ovvio, giochiamo in due ruoli diversi…”.
“Sono contento di vestire questa maglia dopo 6 anni di Cagliari e per questo ringrazio anche il mio ex club. Le sensazioni sono state subito positive: conoscevo una parte del gruppo sia per la Nazionale sia per averci giocato insieme in passato”, spiega Astori, che indosserà la maglia 23: “È il numero fortunato del mio ex presidente Cellino, poi ci sono altri motivi ma sono privati”.
Immancabile il ritorno sul derby di mercato che lo ha visto protagonista: “La questione è stata enfatizzata dai media: c’era una trattativa tra due società che non è andata in porto. Poi si è inserita la Roma e io non ho avuto alcun dubbio. Avevo già un accordo con la Lazio? Questi accordi si fanno solo quando i due club hanno trovato un punto di incontro”, dice prima di rispondere alle domande sulle valutazioni fatte dal presidente biancoceleste: “Lotito ha detto che non sono Maradona? Ovvio, giochiamo in due ruoli diversi…”.
Con la maglia giallorossa, Astori lotterà per lo scudetto e scoprirà la Champions League. “Giocare con la Roma ha molto più appeal rispetto all’opportunità di giocare con una squadra inferiore”, dice. I primi giorni di lavoro gli hanno permesso di scoprire Rudi Garcia: “È una persona che dà molto al giocatore e che pretende. È un allenatore moderno”. Dopo aver fatto parte del gruppo azzurro, il difensore non ha fatto parte della rosa per i Mondiali: “Sono rimasto molto deluso per la mancata convocazione, ma ora inizia una nuova stagione. L’obiettivo è migliorare i risultati dello scorso anno, abbiamo una rosa all’altezza e penso che ci divertiremo”.
Fonte: repubblica.it