Stanley Phillip Gold ha un nome e una carriera beneauguranti. James Pallotta lo ha inserito nel CdA giallorosso. Un altro dirigente statunitense nell’organigramma della Roma. Mark Pannes, da sempre braccio destro del presidente bostoniano, è stato sguinzagliato sul progetto più ambizioso, importante e probabilmente vitale dell’intera avventura degli americani a Roma: lo stadio a Tor di Valle.
L’arrivo di Gold, uomo Disney, stuzzica naturalmente la fantasia. La Roma vanta già una collaborazione con il colosso statunitense, ma con questo inserimento di Gold nel CdA è chiara la voglia di allargare il discorso, di non fermarsi alla semplice tournée annuale a Orlando in Florida. Disney e Roma sempre più vicine naturalmente con un occhio allo stadio e alle strutture adiacenti dove Disney potrebbe occupare una parte non secondaria, con Nike, nuovo sponsor decennale ed altri brand internazionali vicini al club giallorosso. Da non dimenticare in questo senso anche l’ingresso diretto della Starwood che gestisce un immenso patrimonio immobiliare con catene di alberghi in tutto il mondo. E intanto Pallotta si presenterà il 28 a Montecarlo per il sorteggio Champions e due giorni dopo sarà all’Olimpico per Roma-Fiorentina. I giorni in cui il Comune dovrà dare il primo ok ufficiale (magari con qualche distinguo e ipotesi di modifica) allo stadio.
In tutto questo la Roma è ancora a caccia di un main sponsor da mettere sulla maglia. Da due anni la squadra giallorossa va in campo senza la fatidica scritta che può valere fino a 10 milioni l’anno, l’acquisto di un ottimo giocatore. La Roma non ha mai voluto svendere la preziosa maglia, è stata vicina all’accordo con alcune grandi aziende, soprattutto la Turkish Airlines, ma fino ad oggi non ha ancora chiuso alcun accordo.
Fonte: Corriere dello Sport