(G.Giusti) – L’ultima volta che è entrato su Twitter se l’è presa con un suo fake, lo ha insultato e bloccato: era il 18 agosto scorso, una vita calcistica fa. Sì perchè nel frattempo ha lasciato l’Italia volando in Germania, direzione Bayern Monaco.
SALISCENDI E INSULTI – Stiamo parlando di Medhi Benatia, difensore franco marocchino appena approdato in Baviera alla corte di Pep Guardiola. Peculiare la sua storia di 12 mesi con la Roma: più che un percorso, un elettrocardiogramma. Accolto con diffidenza – non vale i 13 milioni spesi, è troppo simile al compagno di reparto Castan, all’Udinese gli abbiamo dato pure quel gioiello di Nico Lopez, le critiche più ascoltate – in poco tempo si è guadagnato la fiducia e l’affetto del pubblico a suon di anticipi, contrasti e, stranamente, di gol. Da maggio le prime voci su una sua possibile partenza e tornano i mugugni ma il giocatore giura amore alla maglia e rassicura i tifosi che accorrono a Trigoria. In realtà la rottura è dietro l’angolo: l’ex Udinese esige invano un ritocco sostanzioso all’ingaggio, il ds giallorosso Sabatinidefinisce “menestrello” il suo procuratore, le big d’Europa cominciano a farsi sotto. E per Medhi iniziano ad arrivare gli insulti: il picco oggi con l’ufficializzazione della sua cessione, un affare che porta nelle casse della Roma circa 30 milioni e nel portafogli del giocatore 4 milioni di euro l’anno, quasi il triplo della sua ultima busta paga. A leggere i commenti sul web, un comportamento vergognoso: le critiche educate si mischiano ad offese di stampo razzista, la delusione diventa rabbia, i vaffa si sommano ai termini ‘mercenario’ e ‘kebbabaro’.
Lo difendono in pochissimi. Quando riaprirà Twitter insomma Benatia avrà il suo bel da fare per evadere le notifiche dei suoi (ex) tifosi e magari bloccare qualche hater di professione.
Fonte: giornalettismo.com