(G.Piacentini) – La strada da percorrere è ancora lunga.Lo sa bene Rudi Garcia, che promettendo temporali (metaforici) nei giorni scorsi aveva mandato i primi avvertimenti ai suoi giocatori. Ieri il tecnico francese ha scelto di vedere il bicchiere mezzo pieno («Abbiamo mostrato carattere, solo così potremo superare i momenti difficili») dopo aver visto la sua squadra andare sotto 3-1 (a segno Totti su rigore, poi Alves, Kujit e Sow) contro il Fenerbahce, prima di agguantare il 3-3 nel finale grazie alla doppietta di Mattia Destro. Davanti ad oltre 35 mila tifosi, all’Olimpico per rendere un tributo ad una squadra dalla quale quest’anno pretendono vittorie, i giallorossi hanno mostrato due facce. A 10 giorni dall’esordio in campionato con la Fiorentina le note positive provengono da Mattia Destro, Totti (al quinto centro in precampionato), e dalla vivacità di Gervinho, Iturbe e Uçan.
Da rivedere c’è sicuramente l’assetto difensivo, che lo scorso anno è stato uno dei punti di forza ma che con De Sanctis ancora non al meglio, con Castan costretto ad uscire dopo pochi minuti per un problema muscolare e senza Benatia, è il più grande punto interrogativo.
L’incontro che c’è stato ieri a Milano tra il d.s. Sabatini e il suo agente non ha chiarito quale sarà il futuro del difensore franco-marocchino. Benatia, che in un primo momento aveva pensato di non prendere parte alla presentazione, salvo poi tornare sui suoi passi ricevendo l’ovazione di tutto lo stadio, non ha risposto positivamente alla proposta di adeguamento della Roma (2.5 milioni netti più bonus) e aspetta ancora il Bayern. I bavaresi sono fermi a 25 milioni, cifra che potrebbe lievitare ma che non arriverà a 30. C’è dunque il rischio di un braccio di ferro che potrebbe scombinare i piani di Garcia: la Roma vista ieri sera ha infatti bisogno del miglior Benatia o, in alternativa, di un sostituto degno. Possibilmente prima dell’inizio del campionato.