Il Pd in assemblea per ritrovare l’unità, la Roma in Campidoglio. Dopo l’accordo newyorkese del 22 agosto scorso tra il presidente giallorosso Pallotta e il sindaco Marino sullo stadio della Roma, ieri la proprietà della squadra, insieme ai rappresentanti del gruppo Parsitalia, ha trasmesso al Campidoglio l’integrazione del piano di sviluppo del progetto mettendo nero su bianco gli impegni presi, ora al vaglio degli uffici capitolini. Se tutto fila liscio la giunta capitolinadarà l’ok all’interesse pubblico dell’opera nella riunione del 4 prossimo settembre. Il documento inviato, sottolinea la Roma, «risponde pienamente agli accordi raggiunti la scorsa settimana. Prevede l’integrazione di alcune opere tra cui una nuova stazione della Metro B, un ponte pedonale e un parco sul Tevere.
L’aumento di circa 50 milioni di euro di risorse finanziarie per l’estensione della linea B della Metro dalla stazione della Magliana a Tor di Valle e la realizzazione di un ponte pedonale consentiranno di spostare oltre il 50% dei visitatori verso il trasporto pubblico». Ma sulla strada del progetto è in salita. Le molti voci del Pd non si placano e stavolta tocca a Roberto Morassut: «La norma approvata nella Legge di stabilità 2013 – residuante dalla `Legge sugli stadi´ – è lacunosa, abborracciata e fonte di clamorosi equivoci e ambiguità che possono indurre le amministrazioni a compiere clamorosi errori». A Morassut arriva la risposta del Pd. «Nei prossimi giorni nella sede del Pd di Roma si terrà una riunione sulla vicenda dello stadio della Roma, organizzata dalla segreteria romana, alla quale parteciperanno assessori comunali e parlamentari. Nella riunione il Pd si occuperà degli sviluppi recenti del progetto». In attesa che il Pd ritrovi una voce unitaria e autorevole, è chiaro che anche dopo l’ok della giunta il cammino dello stadio non è finito: dopo l’ok della giunta, la delibera dovrà passare in consiglio e poi alla Regione che dovrà esprimere la cosiddetta Valutazione Ambientale e Strategica. Via alla conferenza dei servizi e infine entro 180 giorni bisognerà arrivare a un verdetto definitivo.