“Non svelo la sorpresa, altrimenti che sorpresa sarebbe?”. A pochi giorni dall’assemblea elettiva della Federcalcio, Giovanni Malagò lascia aperta la sua suspence sulla corsa alla presidenza del calcio italiano che nella conta dei voti vede ancora in maggioranza Tavecchio, sia nel computo dei suoi sostenitori sia in quello degli avversari.
Mentre Sky interviene ufficialmente con una nota sulla notizia di un suo documento interno no-Tav (“nessun documento segreto ne’ contrarieta’ o appoggio ai candidati, ma solo idee per il bene del calcio italiano”), Malago’ esprime una nuova sintonia con Andrea Agnelli: “non e’ edificante che al centro del dibattito ci sia la frase sulla banana”.
Poi il presidente del Coni ribadisce la sua posizione sul commissariamento: “Perche’ ci si arrivi servono determinati fatti”. Come a dire: l’ipotesi e’ in campo ma forzature delle regole non sono contemplate. L’eventualita’ di un uomo designato dal comitato olimpico per ovviare all’ingovernabilita’ del calcio – se questo dira’ l’assemblea di lunedi’ – e’ stata evocata da Malago’ anche con un ‘siparietto’ significativo, oggi: “Non e’ che se eventualmente servisse ti andrebbe di fare il commissario della Figc?”, ha scherzato con Bruno Busacca, responsabile della segreteria tecnica del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nel corso della firma di un protocollo di collaborazione tra Coni e Ministero. Busacca, con un passato in seconda categoria da mediano, ha pero’ ‘declinato’ l’invito sorridendo: “No grazie, ho gia’ troppe cose da fare”.
Prima degli eventuali nomi, la verifica da fare e’ pero’ quella del voto. Domani la stesura dei calendari della serie B, a Lerici, potranno essere l’occasione per una nuova conta dei club guidati da Abodi: la sua Lega sostiene Tavecchio. “Il Bari gli conferma il sostegno”, il primo pronunciamento oggi, fatto dal neopatron del club pugliese Paparesta.
Come per la Lega Pro lunedi’, anche per la seconda divisione pare difficile che i dissensi finora emersi (Latina e Brescia) sfocino in un atto politico. Quale e’ allora la ‘sorpresa’ evocata da Malago’? E’ chiaro che il maggior peso specifico lo hanno i voti della A: dopo il 18 a 2 pro Tav in Assemblea, sono arrivate le dissociazioni di un gruppo di club, dalla Fiorentina all’Empoli. Societa’ come il Cesena, tra i distinguo, non hanno definitivamente chiarito come voteranno: cruciale dunque la verifica dell’urna. “Ci vuole un veggente per capire come finira’” ha ammesso Malago’, pronto a ‘vacanze romane’ se l’assemblea di lunedi’ dovesse invertire i pronostici pro Tavecchio.
In ogni caso, con il 50 per cento piu’ uno o con il 70 per cento, il nuovo presidente non avrebbe i numeri per le grandi riforme, se si decidesse di farle: nasce da qui l’altra ‘suggestione’, un commissario ad acta per lo statuto. Anche qui, pero’, ci sono le norme: se non lo chiede esplicitamente il consiglio federale, una situazione di maggioranza politica non qualificata per le modifiche di statuto non fa scattare alcun automatismo. Intanto, proseguono le prese di posizione attorno alla corsa alla Figc.
In mattinata Lara Comi, eurodeputata Fi, aveva bacchettato Sky: “cosa si intende per documento ‘confidenziale’? Rimango basita: a questo punto commissariare vorrebbe dire cedere ai diktat di Sky”. In serata, all’indomani delle notizie ne’ confermate ne’ smentite, Sky Italia e’ intervenuta con una nota ufficiale per chiarire “con forza e assoluta trasparenza”: ‘Non esistono documenti segreti o opinioni contro o a favore di nessuno: esistono invece punti di vista strutturati, idee e proposte concrete che Sky, da 11 anni principale investitore del calcio italiano vuole mettere a disposizione. Vogliamo essere una forza positiva per tutto il movimento calcistico italiano”.
Con Tavecchio si schiera Cabrini, tecnico della nazionale femminile e tra i nomi indicati come possibile ct: “E’ mosso da onesta’ intellettuale e voglia di rinnovamento”. Domani a Montecitorio iniziativa Pd: 26 mila firme raccolte per chiedere a Tavecchio un passo indietro.
Fonte: Ansa