(A. Catapano) – Nuova stagione, vecchie abitudini. Anzi, per usare uno slogan caro agli ultrà, «vecchie maniere». Il senso delcomunicato diffuso dalla curva Sud prima del fischio d’inizio di Roma-Fiorentina (apprezzato anche dal club di Pallotta): torniamo quelli di un tempo, riprendiamo il controllo del tifo, arginiamo l’azione dei cosiddetti «cani sciolti» (con relative «puncicate»), dissociamoci, stavolta senza se e ma, da chi usa le pistole. La presa di posizione, in cui la curva si smarca dall’omicidio di Ciro Esposito («Una tragedia abnorme, che esula dal mondo ultrà»), annuncia anche la ritrovata compattezza del nocciolo duro del tifo romanista, esibita durante la prima stagionale ad uso e consumo dei tanti nemici, a cominciare dai napoletani, che intenderanno vendicare l’omicidio di Ciro Esposito.
Scritte e annunci Un problema che complicherà la gestione dell’ordine pubblico negli stadi. I segnali arrivati quest’estate non sono per nulla incoraggianti: romanisti accoltellati a Napoli, napoletani picchiati nei luoghi di vacanza, scritte vergognose sui muri delle due città. L’ultima scoperta ieri mattina sotto il ponte della Musica, a due passi dallo stadio Olimpico: «De Santis santo subito», il messaggio accompagnato da una croce celtica. Dopo la tragedia di Tor di Quinto, il Viminale ha alzato il livello di guardia con un giro di vite su cui ieri ha fatto il punto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, lanciando l’operazione «Campo praticabile»: «Un complesso di strategie per dare un calcio alla violenza e aprire gli stadi alle famiglie». Oltre 4.000 operatori delle forze dell’ordine impegnati in questo primo weekend, 200.000 per tutto il campionato. «Mi aspetto che i tifosi bandiscano ogni eccesso ha dichiarato Alfano . Gli incidenti della scorsa stagione non dovranno più accadere, altrimenti scatteranno le misure di rigore che il governo ha rafforzato durante la pausa estiva». Ieri all’Olimpico è filato tutto liscio, finalmente.