(U. Trani) – Avrebbero potuto anche non estrarre il biglietto bianco con la scritta As Roma in nero. Solo il gruppo E da riempire, con l’ultimo club della prima fase della Champions. La lunga attesa giallorossa dura tre stagioni e 31 avversarie. E finisce come peggio non si può. Dentro il girone infernale, come se l’invito per il ritorno in Europa fosse stato recapitato al fotofinish: il Bayern di Guardiola e dei suoi campioni (anche del mondo) e il Manchester City di Pellegrini che da tempo spende e spande per conquistare questa coppa. Due rivali al top del continente, prime l’anno scorso in Bundesliga e Premier. La terza è il Cska Mosca che, solo per il ranking Uefa (31° posto), è avanti alla Roma (55°). Perché, pesando il nuovo organico, Garcia è sul podio: terzo del gruppo E che, proprio per la presenza dei giallorossi, diventa il più duro. Per andare agli ottavi bisogna far meglio di una delle due big. Compito terribile e affascinante. Contro due formazioni totalmente diverse: il Bayern sceglie il gioco, il City l’equilibrio. La Roma, nella scorsa stagione, infilò 10 vittorie di fila proprio con i due pregi di queste grandi rivali. E da lì che deve ripartire. Senza pensare a Benatia subito avversario e a Jovetic cercato da tre anni. Ricordare o rimpiangere non è da Champions.