(A. Angeloni) – «E’ un peccato che manchino ancora trentasette partite», così parlò Daniele De Rossi. Che si sente addosso un’annata da protagonista. «E’ la prima partita ed è presto, ma di sicuro partiamo per dare fastidio alla Juve che resta la più forte. Poi ci sono l’Inter, il Milan, la Lazio, che se la giocheranno fino alla fine». E tra queste – secondo Daniele – non può non esserci la Roma, che a De Rossi piace sempre di più, per quel suo modo stringersi un po’ nelle sofferenze. «E’ una nostra caratteristica: con i giocatori che abbiamo non possiamo non sfruttare il contropiede. Soffrire è normale, visto che abbiamo affrontato una delle squadre più forti del campionato. Il calo nel finale era prevedibile, siamo alle prime partite. Per fortuna abbiamo uno dei migliori portieri in circolazione, Morgan ha salvato il risultato. I nuovi si sono inseriti bene? La prima partita dà delle indicazioni ma non sono legge, però chi arriva in una squadra organizzata può trarne giovamento».
Il finale è sulla nazionale, della quale Daniele resterà un punto fermo. il nuovo ct Conte (ieri sera in tribuna all’Olimpico) ha subito parlato bene di lui. «Fa sempre piacere, non sono che uno si adagia davanti agli apprezzamenti, né mi lasciano indifferente. Vado con entusiasmo al prossimo raduno, sapendo che potremo toglierci delle soddisfazioni».