(S. Carina) E’ il giorno di Antonio Conte. Oggi il c.t. s’incontra a Roma con Carlo Tavecchio per apporre la firma sul contratto che lo legherà alla nazionale italiana sino al 31 luglio del 2016. Non accadrà a via Allegri: in Figc, infatti, la giornata sarà dedicata al primo consiglio federale del post-Abete con diversi temi da affrontare. Dalla delicata questione della serie B a 22 squadre alla presentazione di parte della nuova governance. Tavecchio, infatti, ha deciso di annunciare oggi solamente le due vicepresidenze (Beretta, al quale spetterà anche il vicariato, e Macalli) e indicare la carica di responsabile della Federacalcio Srl (Abodi). Da sciogliere il nodo legato a Uva: il suo sì dipende dal destino di Valentini. Il neo presidente della Figc illustrerà poi al consiglio le motivazioni che lo hanno spinto a propendere per la scelta di Conte. L’ex tecnico della Juventus – spiegherà – è la figura migliore per coniugare due esigenze: ricreare un progetto tecnico (dopo le ultime due delusioni mondiali) e portare benefici anche a livello commerciale e d’immagine. A dimostrazione la disponibilità della Puma ad allungare la propria partnership (l’attuale scade nel 2018) e quella di altri sponsor che una volta informati dell’ingaggio del tecnico hanno deciso di confermare il sostegno alla federazione.
FACCIA A FACCIA – L’incontro tra Conte e Tavecchio avverrà poi a cena per mettere nero su bianco quanto detto nei giorni scorsi al telefono. Se dal punto di vista contrattuale basterà una firma, per quello organizzativo andranno decise le ultime cose. Il tecnico ad esempio ribadirà la volontà di poter assistere agli allenamenti delle squadre di club e sarà accontentato per i collaboratori più stretti: il vice sarà Alessio ma nello staff ci saranno anche Carrera (assistente tecnico) e Bertelli (preparatore atletico). Da decidere il preparatore dei portieri visto che Filippi resterà alla Juve. Capitolo a parte meritano gli osservatori: tra questi dovrebbero figurare il fratello del c.t. Gianluca e Sandreani. A organizzare il loro lavoro ci penserà Perinetti. Da decidere, invece, il team manager. Tavecchio preferirebbe uno tra Rossi (che ha però un contratto con Sky) Tardelli, Gentile o Cannavaro. Nomi che non entusiasmano Conte.
CASO NOVARA – Per quanto riguarda la serie B, invece, ieri è intervenuto il presidente della Lega Pro, Macalli: «E’ un bel pasticcio, inventato dalla commissione garanzia. Dobbiamo accettare le sentenze, è vero, ma dobbiamo anche capire. Non è chiaro infatti se si tratta di un ripescaggio o di un’integrazione. A seguire, poi, ci dovrebbe essere un’integrazione anche nel nostro campionato». In effetti il problema dal punto di vista legale non è di facile soluzione e la sentenza sinora non ha aiutato a far luce. Se si trattasse di ripescaggio, il Novara (che ritiene di avere diritto al reintegro in quanto squadra perdente del playout) non potrebbe beneficiarne perché penalizzato per il calcioscommesse. Se invece fosse un’integrazione il problema non si porrebbe. Il fatto è che facendo leva su questo cavillo, diversi club di Lega Pro (Juve Stabia, Reggina, Lecce, Matera, Cosenza) stanno facendo ricorso. E probabilmente non finisce qui.