(U. Trani) – Infortuni, mondiali e mal di pancia: sono le principali cause del rendimento scadente della difesa della Roma. Anche altro, per la verità. Perché, come Garcia ha sottolineato pure dopo il successo di Atene, sono diverse le facce nuove schierate per allestire la linea arretrata durante il precampionato, a cominciare dai tre acquisti Astori, Emanuelson e Cole che si sommano ai giovani della Primavera utili a volte per far numero oltre che esperienza. Chi è giallorosso da un mese ancora non conosce i meccanismi e quindi bisogna avere pazienza che poi, guarda caso, è il primo vocabolo usato dal francese sul taccuino degli appunti rubato dalle telecamere. Ma sabato sera c’è la Fiorentina all’Olimpico e l’allenatore giallorosso ancora non sa su quali giocatori potrà contare. Indichiamo tre titolari su quattro dell’anno scorso per far capire quanto sia difficile trovare la soluzione al problema: Benatia, Maicon e Castan. Se il primo è in partenza e deve essere sostituito, il secondo ancora deve fare un allenamento dopo la finale per il 3° e 4° posto contro l’Olanda (12 luglio) e il terzo è fermo per una ricaduta muscolare e quindi potrebbe essere pericoloso rischiarlo. La difesa è insomma da registrare. E pensare che, prima del crollo finale, è stata per quasi tutto il torneo scorso la migliore della serie A. Ora non dà più garanzie.
LE CIFRE – Sono 11 i gol presi in 9 partite (solo in 2, con il Real e il Liverpool, non ne ha subiti: guarda caso due vittorie di prestigio). Nessun progresso, nemmeno nella gara di Atene: contro l’Aek, formazione di seconda divisione greca, il migliore è stato De Sanctis, battuto nel finale solo su rigore e decisivo almeno cinque volte all’inizio del match. E De Rossi lì dietro non convince, soprattutto con la linea a quattro quando non è in forma. Tra l’altro, senza Strootman (fino a novembre) manca la lavatrice di Garcia. Per lavare i panni (palloni) sporchi direttamente in campo.