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IL MESSAGGERO Serie A, in 9 per il ribaltone

Tavecchio-Albertini
Tavecchio-Albertini

(C. Santi) – Il ribaltone è pronto. La lettera dei club della serie A che chiedono a Tavecchio e Albertini di fare un passo indietro è un documento che non ha ancora tutte le firme che ci si attendeva prima di consegnarla ai due candidati ma le attuali nove sigle sono un numero ragguardevole. La lettera è sul tavolo delle società; nove hanno aderito firmando il documento, qualcuna ha però contestato il modo ma non la sostanza e ha chiesto di discutere la questione prima di sottoscrivere. Il testo della lettera, preparata mercoledì sera e la cui linea era nota, è stato ufficializzato ieri. Un numero significativo di club della serie A contesta ed è una rottura importante perché dimostra un malcontento nei confronti della Federcalcio che verrà chiamando il commissario per le riforme e la governance. Se metà serie A non appoggian essuno dei due candidati, ieri la Lega di B è uscita unita e compatta dalla sua Assemblea schierandosi nuovamente con Tavecchio.

LA LETTERA Questo il testo della lettera delle società: «In relazione alla elezione del presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio in programma per il prossimo 11 agosto le società Cagliari, Cesena, Empoli, Fiorentina, Juventus, Roma,Sampdoria, Sassuolo e Torino comunicano la loro posizione ufficiale di non appoggiare, e di conseguenza non votare, nessuna delle due attuali candidature avanzate per tale carica, ovvero Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini. Le nove società ritengono infatti che per varare le riforme necessarie e urgenti al rilancio del calcio italiano, già individuate dalla Lega Serie A, il candidato presidente debba ottenere un consenso molto largo, che allo stato nessuna delle due candidature raccoglie. Le società auspicano che la consapevolezza della mancanza dell’appoggio di larga parte della Lega Serie A possa indurre Tavecchio ed Albertini a prendere atto della situazione frammentaria e a ritirare la loro candidatura perché si possa aprire rapidamente un periodo di profonde riforme del calcio italiano, che dovrà auspicabilmente ritrovare unità e compattezza nel segno del rinnovamento ». Il plico, che ora ha quasi la metà dei club della seria A firmatari, dimostra un forte dissenso e vuole convincere Tavecchio e Albertini a non correre più per la poltrona di via Allegri. Attualmente sono nove le società che hanno aderito mentre altre, pur non stando più dalla parte di Tavecchio, Atalanta e Verona in particolare, hanno declinato l’invito a sottoscrivere subito la lettera ritenendo la mossa quasi carbonara. Napoli e Inter potrebbero convincersi e apporre la sigla; nutrono invece dubbi Chievo e Palermo mentre lo zoccolo duro Tavecchio lo ha in Milan, Lazio,Parma, Genoa e Udinese. Intanto il numero uno del Torino, Cairo ha rivelato: «Ci sono almeno altre tre squadre pronte ad unirsi a noi. Con loro arriviamo a dodici, che significa una larga maggioranza della serie A». Chi non ha  firmato ha chiesto un incontro per discutere di nuovo l’accordo preso lo scorso 24 luglio a Milano. La convocazione dei presidenti della serie A con c’èmai stata (non poteva essere laLegaafarla)eadesso,conl’Assemblea quasi alla vigilia, tempo non ce n’è per vedersi nella sede della Lega. Quasi certamente i presidenti si vedranno direttamente a Roma, omeglio a Fiumicino, la sede dell’Assemblea, tra domenica sera o lunedì mattina. In quell’ occasione coloro i quali, d’accordo sul contenuto della lettera, che non hanno firmato i l documento lo faranno. Tavecchio ha preso atto delle rivolta, anzi del ribaltone della Lega di A che ha il sapore di uno schiaffo, ma ieri sera, a caldo, ha affermato che il suo percorso non verrà modificato mentre Albertini ha affermato che farà le sue considerazioni con chi lo appoggia. «A prendere atto della nuova situazione – ha chiarito Demetrio – deve essere Tavecchio ».

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