(L. De Cicco) – Un milione di metri cubi destinati a uffici e hotel accanto allo stadio di Tor di Valle sono «eccessivi per il contesto paesaggistico e per la sostenibilità urbanistica». Motivo per cui «la superficie edificata va ridotta». Dopo lo svincolo della Roma-Fiumicino da rifare, dalla Regione Lazio arriva un altro «no» al progetto Parnasi. Ed è una condizione difficilmente aggirabile, dato che la Pisana è l’ente che dovrà dare il via libera definitivo alla realizzazione dell’opera. Lo stop in questo caso riguarda le cubature monstre che il costruttore vorrebbe edificare accanto all’impianto sportivo. In una relazione inviata alla Conferenza dei servizi del Comune, i tecnici del Dipartimento regionale Territorio e Mobilità mettono nel mirino «l’aspetto urbanistico» dello studio di fattibilità presentato dalla newco e rilevano «una notevole difformità rispetto all’indice di edificabilità» che risulta «superiore al consentito di quasi tre volte». E che quindi va sforbiciato drasticamente.
ECOMOSTRO Secondo la Regione questa mole di «superfici di tipo commerciale, direzionale, turistico/alberghiero è eccessiva per il contesto paesaggistico di valore in cui va ad inserirsi (l’ansa del Tevere) e per la sostenibilità urbanistica, con il traffico indotto che risulterebbe inopportuno sia per l’Autostrada Roma-Fiumicino, sia per l’arteria Via Ostiense-Via del Mare che già sostengono il traffico esistente da e verso il Raccordo anulare». Motivo per cui la Pisana «prescrive una riduzione della superficie edificata» anche perché giudica «carente» la motivazione «dell’equilibrio economico-finanziario del progetto rispetto ai costi di costruzione e ai benefici che se ne ricaverebbero», sulla scia di quanto già denunciato dalle principali associazioni ambientaliste italiane che hanno bocciato fin dall’inizio la costruzione dell’«Ecomostro» accanto allo stadio e che ieri, tramite Italia Nostra, hanno lanciato un appello al sindaco per sospendere il giudizio sulla pubblica utilità e avviare un confronto.
MEGASTORE Nel rapporto della Regione viene contestato anche il sistema dei parcheggi: i posti auto, si legge nella relazione, «risultano totalmente concentrati sull’area dello stadio, mentre potrebbero essere in parte delocalizzati sulle stazioni utilizzate per l’accesso all’area e anche su quelle vicine». Anche il Dipartimento Trasporti del Comune i primi di agosto era intervenuto sui parcheggi, bocciando la «tariffa di 10 euro» che verrebbe applicata, dal momento che «innescherebbe una sosta abusiva in grado di compromettere la funzionalità del centro». Il progetto poi, secondo il Comune, «non verifica le ricadute sul sistema viario di contorno dello stadio nella fase di fine partita» quando escono «in contemporanea tutti gli spettatori». Come a dire: il traffico andrebbe in tilt.
Lo stesso Comune aveva affrontato in qualche modo il tema cubature, con forti perplessità per i 25mila metri cubi destinati al centro commerciale: «Non vengono forniti riferimenti sul rispetto della Legge regionale che fissa le modalità di accesso alle aree di carico e scarico merci».
IL VERTICE Cubature spropositate, rischio traffico, megastore non a norma. Tutti argomenti che finiranno al centro del vertice di domani tra l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo e i partiti della maggioranza in Consiglio Comunale, a partire dal Pd che nelle scorse settimane – attraverso consiglieri e parlamentari – non ha lesinato critiche all’operazione calcistico-immobiliare chiedendo apertamente che lo stadio sia effettivamente di proprietà della Roma e che tutte le opere pubbliche in programma vengano messe a gara.