(S. Carina) – La polemica continua. Lo stipendio di Antonio Conte fa discutere. E non solo l’opinione pubblica ma anche il mondo politico. «L’allenatore della nazionale guadagnerà 4 milioni. Da tifoso ma soprattutto da cittadino dico che è una vergogna», è il tweet di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord. Premesso che l’importo è in eccesso di almeno 500 mila euro, a Ferragosto il neo presidente della Figc, Carlo Tavecchio, aveva già provveduto a replicare urbi et orbi: «Sono meravigliato dalle polemiche. Ci interessava avere un grande tecnico e l’abbiamo ottenuto con condizioni vantaggiose – ha spiegato a Radio 24 – Lo stipendio che paga la federazione è inferiore o comunque in linea con quello che pagava prima. Il Paese è addormentato e in un momento in cui non si fanno investimenti, questo invece deve rientrare in un’ottica di prospettiva anche del marchio Italia. Il nuovo tecnico è la persona che ci voleva per dare una scossa. Abbiamo inaugurato una nuova stagione di fare marketing e nello stesso tempo di recuperare fondi per la Figc».
ARRIVANO ALTRI SPONSOR
Conti alla mano, Tavecchio non ha tutti i torti: il nuovo c.t. peserà sul bilancio federale 1,6 milioni a stagione sino al 31 luglio 2016 (200 mila euro complessivi in meno di Prandelli) e garantirà anche il lavoro di coordinamento di Sacchi (risparmiandone però lo stipendio). Previsto un altro milione di bonus che tuttavia non saranno annuali ma al raggiungimento di tre obiettivi nel biennio: 330 mila euro una volta ottenuta la qualificazione agli Europei, altri 330 mila se il ranking Fifa degli azzurri sarà migliorato di almeno 5 posti e ulteriori 340 mila per l’eventuale raggiungimento della finale europea. Il resto lo farà – almeno per ora – la Puma che ha messo sul piatto un milione di base all’anno più 500 mila euro che sono però legati ad alcuni progetti commerciali che sono ancora in via di definizione. L’azienda tedesca non è nuova a contratti ad personam con i commissari tecnici: avvenne per Trapattoni (che percepiva 300 mila euro), è accaduto con Prandelli (salito a 500 mila) e accadrà con Conte. Che poi l’appeal dell’ex tecnico della Juventus sia tale da convincere lo sponsor a mettere sul piatto 1,5 milioni all’anno è un discorso che riguarda Conte e la multinazionale (che tra l’altro proprio in virtù di questa intesa ha già dato la disponibilità per prolungare l’accordo con la Figc oltre il 2018, portando avanti alcuni progetti legati al mercato asiatico). Nuove polemiche in arrivo nei prossimi giorni: Giulia Mancini (l’esperta di marketing che cura i diritti d’immagine del tecnico) è prossima a definire (a cifre notevolmente inferiori) altri due contratti con D&G e Tim, gli altri main sponsor azzurri.
LA PRIMA RIUNIONE
Intanto domani si terrà il primo consiglio federale dell’era Tavecchio. Oltre alla delicata questione della serie B a 22 squadre, sarà l’occasione per presentare parte della nuova governance. Almeno sino a ieri la volontà era quella di limitarsi alle due vicepresidenze (Beretta e Macalli) e alla carica di responsabile della Federcalcio Srl (Abodi). C’è infatti ancora da sciogliere il nodo legato a Uva: il suo sì dipende dal destino di Valentini.