(E. Menghi) – In un modo o nell’altro sarebbe sbarcato nella Capitale, ma Astori non ha saputo resistere al fascino della Roma e, appena saputo dell’offerta, si è dimenticato della Lazio. Si potrebbe riassumere così la trattativa che ha acceso il derby di mercato: «È stato tutto enfatizzato dai media – ha raccontato il difensore, presentato a Philadelphia – c’è stata una trattativa con la Lazio che non si è concretizzata, quando si è inserita la Roma non ho avuto dubbi. Ho la possibilità di giocare per il club italiano più forte e dà più appeal rispetto al giocare per uno leggermente inferiore». Una stoccatina a Lotito che aveva sminuito il suo valore dopo l’acquisto fallito: «Non sono Maradona perché giochiamo in ruoli diversi».
Astori ricorda con dolore la mancata convocazione per il Mondiale: «La nazionale è stata una delusione per me». Lo stesso vale per Destro, dopo la fatidica gomitata: «Siamo amici, abbiamo chiarito subito, ma Prandelli ha adottato il codice etico. Garcia è un allenatore moderno e pretende molto da noi. Abbiamo una rosa all’altezza e ci divertiremo».Nainggolan è felice di riabbracciarlo: «È un ottimo difensore, con lui ho giocato quattro stagioni e mezza al Cagliari ed è giusto che abbia fatto il salto di qualità. Questa è una grande squadra».
Pjanic ha la stessa sensazione ed è rimasto per vincere: «La scorsa stagione puntavo allo scudetto, quest’anno siamo entrati tra i candidati alla vittoria di trofei. Possiamo battere la Juventus e possiamo andare lontano anche in Europa. Abbiamo l’esperienza che serve».