(E. Menghi) – Subito Roma-Benatia, subito le big della Champions. Ma la testa resta alta e le ambizioni intatte. Nessuno si scompone davanti al quadro terribile consegnato dalle urne di Montecarlo, nemmeno il presidente Pallotta, presente al sorteggio: «In fin dei conti in Champions bisogna riuscire a battere i migliori. Se non ci riesci, non meriti di andare avanti. E sarà dura anche per le nostre avversarie». Tra cui c’è il Bayern Monaco del fresco ex Benatia, ma James la prende col sorriso: «Sarà divertente, tutta la squadra aspetta di affrontarlo. È un giocatore di grande talento, come lo è Manolas, che ha solo 23 anni. Vedrete, anzi vedremo tutti quanto è forte. Dimentichiamo il passato e pensiamo al presente». Mehdi ha subito twittato dalla Germania: «Tanta roba. Troppo felice, che fortuna, non ci credo!». I tifosi giallorossi non stanno certo preparando un’accoglienza calorosa.
Pallotta è proiettato al futuro a lungo termine: «I nostri obiettivi sono sempre stati quelli di arrivare ai massimi livelli, ora stiamo iniziando a raggiungerli. Abbiamo una squadra davvero forte e un’ottima difesa. Possiamo arrivare davvero tra le migliori d’Europa. Abbiamo provato a costruire una squadra per i prossimi vent’anni». Questa Champions la Roma la gioca per arrivare in fondo: «Se non pensi di volerla vincere, non dovresti giocarla. Noi vogliamo fare come l’Atletico Madrid».
Il dg Baldissoni segue la stessa linea: «Giochiamo in Champions per confrontarci con le migliori al mondo, cercare di evitarle sarebbe sciocco. Lavoriamo per essere in questi contesti, siamo felici di esserci, indipendentemente dalla durezza del girone». E anche Totti è d’accordo: «È un girone duro ma sarà affascinante affrontare club di questo livello».
Garcia ammette che non sarà una passeggiata di salute: «Abbiamo pescato i campioni di Germania e d’Inghilterra. È un bel sorteggio, mi piace, saremo l’outsider. Non ho paura. Tutti ci vedono già fuori, noi cercheremo di fare l’exploit». Il ranking dice che i giallorossi non sono abituati al grande palcoscenico e Rudi sa che «manca ancora qualcosa alla Roma», ma si attacca alle statistiche: «C’è il 20% di possibilità per una squadra di quarta fascia di passare il turno, allora cercheremo di essere in quel 20%». Con quel pizzico di fortuna che a Montecarlo non si è presentata.