(S. Pieretti) – È il giorno di Antonio Conte, inizia una nuova era del calcio italiano. Il nuovo commissario tecnico della nazionale verrà presentato oggi all’hotel Parco dei Principi. È lui il condottiero a cui si affida il presidente Tavecchio per rilanciare l’intero movimento pedatorio. Non sono trascorsi neanche due mesi dall’amara eliminazione dal Mondiale rimediata dall’Uruguay, eppure il gol di Godin sembra già lontano anni luce. Più che un allenatore, Antonio Conte sarà anche il supervisore, avrà in mano tutto il settore tecnico, sua la responsabilità su tutte le squadre nazionali. Ieri pomeriggio il nuovo ct è arrivato a Roma; occhiali da sole a goccia neri e polo verde militare, il look da marine non è passato inosservato. Ad attenderlo c’era il suo avvocato Antonio De Renzis, e Giulia Mancini agente che ne cura i diritti di immagine.
Poi l’arrivo del presidente Tavecchio con cui il nuovo allenatore azzurro si è intrattenuto anche a cena. Tanti gli argomenti di discussione, un confronto a 360 gradi in cui sono stati toccati numerosi temi, dalla nazionale maggiore alle formazioni giovanili passando per il Settore giovanile e scolastico. Conte ripartirà dalle motivazioni, dall’orgoglio patriottico e dal senso del dovere nei confronti del Paese e della maglia azzurra. In questa nuova avventura ci potrebbe essere spazio anche per un capitano di mille battaglie, un azzurro doc come Paolo Maldini che potrebbe ricoprire il ruolo di nuovo team manager della Nazionale. Ritroverebbe tanti compagni di squadra tra cui Buffon, Pirlo e De Rossi, ritroverebbe la nazionale dopo aver giocato in maglia azzurra per quattordici anni – dal 1988 al 2002 – sempre con orgoglio e onore. Un uomo di altissimo profilo, un elemento di spessore umano e professionale, una figura imponente, la più degna per sostituire un monumento come Gigi Riva.
Ieri intanto è andato in scena il primo Consiglio presieduto da Carlo Tavecchio. Nessuna novità di rilievo per quanto riguarda la governance, il Consiglio ha eletto Maurizio Beretta e Mario Macalli come vicepresidenti federali, ha nominato Fiona May coordinatrice della commissione anti-razzismo, a Lotito è stata assegnata la delega per le proposte di riforma dell’assetto normativo della Figc. «Sono in pace con la coscienza e ho il massimo entusiasmo – afferma il presidente Tavecchio all’uscita degli uffici della Federcalcio – è stato un giorno normale, sono pronto per questo percorso ad ostacoli: sono una persona tenace. Partito con handicap? Io non lo posso usare questo termine – sottolinea Tavecchio ironizzando sulle polemiche – ho fatto una gaffe, e mi sono scusato. Ho tre figli in adozione, ho fatto una cooperativa per il pomodoro e preso un provvedimento nella Lnd che ha consentito a 12 mila ragazzi extracomunitari di giocare al calcio: le parole possono essere diverse, ma la mia coscienza è serena. Conte sarà uno choc positivo, ma del nuovo tecnico avremo modo di parlarne alla presentazione».
Ieri il Consiglio federale approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà immediatamente in vigore. Inoltre viene cancellata dall’art. 12 (Prevenzione di fatti violenti) «l’offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale» come causa di responsabilità oggettiva delle società.