(S.Pieretti) – Il Cesena si sfila, Atalanta e Verona confermano il voto a favore di Tavecchio: game-over. Il golpe è fallito prim’ancora di essere messo a punto. Alla vigilia delle elezioni il gruppo pro-Tav recupera consensi, energie vitali per compiere gli ultimi metri fin sotto al traguardo. Questa mattina, all’hotel Hilton di Fiumicino, andrà in scena l’assemblea elettiva per la nomina del nuovo presidente federale. Dall’urna non ci saranno sorprese: sarà Carlo Tavecchio. Nonostante l’inadeguatezza al ruolo, il calcio ha scelto lui; il presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha vinto le elezioni firmando sapientemente cambiali a tasso zero.
Beretta e Abodi – rispettivamente presidenti della Lega Serie A e Serie B – saranno i vicepresidenti, Lotito rinuncia alla poltrona di vice che potrebbe barattare per la delega alla Nazionale, Macalli – inizialmente l’altro candidato alla vicepresidenza – si farà da parte ottenendo maggiori introiti per la sua Lega Pro.
«Il consenso a Tavecchio è figlio della distribuzione delle risorse della A alle altre Leghe: gli elettori hanno paura che arrivi il cambiamento e si arroccano sulle loro posizioni – afferma il presidente dell’Aic Damiano Tommasi – spero che vinca il coraggio di cambiare».
Spes ultima Dea, i giochi sono già fatti. Nella nuova governance spazio anche per l’attuale Direttore Generale della Coni Servizi Michele Uva che a via Allegri avrà lo stesso incarico, mentre Giulio Napolitano sarà il consigliere per i rapporti istituzionali. La squadra è fatta: e vissero tutti felici e contenti.
Arriva troppo tardi l’invito dell’ex ministro Kyenge su Twitter: «#NOTavecchio abbiamo bisogno di rinnovamento sport».
«La riforma del calcio italiano deve essere perseguita senza ulteriori ritardi – afferma in una nota il presidente della Lnd Carlo Tavecchio – ciò sarà possibile soltanto grazie al lavoro di squadra delle Leghe e delle componenti tecniche. Nei giorni scorsi ho assistito in silenzio e con profondo rispetto al formarsi delle diverse volontà elettorali. Il susseguirsi delle dichiarazioni, più o meno ufficiali, ha però distolto l’attenzione dalle priorità di cui necessita oggi il calcio italiano. Impegni concreti per i settori giovanili, per l’impiantistica sportiva e per i centri di formazione federale, per la riforma dei campionati e per le regole di governance sono gli obiettivi principali che devono essere perseguiti senza ulteriori ritardi. Ciò – sottolinea Tavecchio – sarà possibile soltanto grazie al lavoro di squadra delle Leghe e delle componenti tecniche. Il mio programma è basato proprio sulla realizzazione degli obiettivi comuni e sul lavoro da fare insieme».
Il primo compito del nuovo presidente federale sarà quello di scegliere il prossimo ct della nazionale: servirà un uomo di spicco, in grado di poter rialzare l’immagine di una nazionale ai minimi termini. Conte e Mancini i due candidati per la panchina azzurra. L’inizio dei lavori è previsto per mezzogiorno, alle 14 la prima votazione, due ore dopo la seconda chiamata. L’assemblea della Figc si compone di 278 delegati (presidenti di società o loro rappresentanti) che intervengono in rappresentanza dei club di Serie A (20 delegati), di Serie B (21), della Lega Pro (60), della Lega Dilettanti (90), dei calciatori (52), dei tecnici (26) e degli arbitri (9) esprimendo un totale di 516 voti.