(A. Austini) – «Con la Roma c’è l’intesa su tutto, dal rientro al rinnovo. Sono inaccettabili gli attacchi mediatici ai danni del giocatore». Mentre la società tace, ci pensa l’agente di Maicon, Roberto Calenda, a gettare benzina sul fuoco. L’assenza del brasiliano dal ritiro austriaco ha scatenato ipotesi più o meno fantasiose ma «come da accordi deve rientrare il 12 agosto» ha aggiunto il manager, che già da tempo ha iniziato a trattare il rinnovo del contratto. Si può chiudere con un adeguamento dello stipendio, quest’anno sceso sotto i 2 milioni netti, e uno slittamento della scadenza al 2016 o al 2017. Ma prima Maicon vuole sentirsi ribadire la fiducia dal club. Sabatini lo ha «autorizzato» a concludere le vacanze in Brasile, come gli spetta da contratto, e lo aspetta a inizio settimana.
Nel frattempo il diesse pensa a come sistemare la difesa. Ormai perso Yedlin, destinato al Tottenham, più che terzini la Roma tratta dei centrali. In entrata e in uscita. Venerdì scorso Sabatini ha cenato con Raiola e un dirigente dell’Olympiacos in un ristorante ai Parioli: la prova dell’interesse concreto per Manolas. Ma, oltre alla Juve, ora sul greco è piombato con veemenza il Napoli, forte dell’offerta da 10 milioni ricevuta dallo Swansea per Fernandez. L’Olympiacos ne chiede 13-14 e al momento il club di De Laurentiis è balzato in pole.
Sabatini resta all’erta e intanto non molla Basa del Lille (il preferito di Garcia) e Balanta del River. Movimenti che dimostrano come la partenza di Benatia sia un’opzione ancora possibile. Chelsea e Manchester United sembrano le uniche società in grado di accontentare la richiesta romanista da 35-40 milioni di euro. Anche l’attacco è un reparto «work in progress». Ljajic resta il maggiore indiziato a partire, mentre il sacrificio di Destro obbligherebbe la società a investire su un altro centravanti di spessore. Uno alla Jackson Martinez o alla Eto’o, tanto per citare i nomi accostati ai giallorossi in questi mesi.