(A. Serafini) Dopo una corsa affannata e il rischio di finire fuori tempo massimo, la Roma vede il traguardo. I tasselli mancanti per completare l’ingarbugliato mercato romanista hanno cominciato a prendere il loro posto ieri concludendo la doppia operazione parallela che ha dato il benvenuto nella capitale a Manolas nelle stesse ore in cui Benatia salutava la sua avventura in giallorosso.
Il centrale difensivo greco classe ’91 è atterrato a Fiumicino con un volo dell’Olympic proveniente da Atene prima di svolgere le consuete visite mediche al Gemelli dove è stato intercettato da un gruppetto di tifosi. Incitato da un «Facci vincere», il greco ha risposto in spagnolo: «È quello che voglio anche io». Poi la firma nel pomeriggio a Trigoria(quinquennale da circa 1.2 milioni di euro netti a stagione più bonus) e in serata l’ufficialità sulle cifre da versare nelle casse dell’Olympiacos: «L’AS Roma SpA rende noto di aver sottoscritto il contratto per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Konstantinos Manolas, a fronte di un corrispettivo di 13 milioni. L’accordo prevede il riconoscimento di un corrispettivo variabile, fino ad un massimo di 2 milioni di euro».
In tutta fretta poi c’è stato anche il tempo per il primo allenamento in giallorosso, che a tre giorni dall’esordio con la Fiorentina, profuma già di investitura per ricevere una maglia da titolare. Scelta la maglia numero 44, Manolas comincerà subito a studiare la nuova lingua (aiutato inoltre dal compagno Torosidis che ieri lo ha accompagnato nel primo tour del centro sportivo) anche se l’impatto dovrebbe essere meno complicato grazie ad una buona conoscenza di inglese e spagnolo. Il neo acquisto ha avuto modo di incrociare proprio in quelle ore il partente Benatia, volato ieri sera in Baviera per completare in giornata le visite mediche. L’ufficialità è arrivata sul profilo twitter del club tedesco, riuscito dopo un’estenuante trattativa a districare i problemi legati al nodo dell’ingaggio del giocatore seguito nell’operazione da un folto gruppetto di intermediari. Benatia firmerà oggi un quinquennale da 2.8 milioni netti a stagione più consistenti bonus, mentre nelle casse romaniste finiranno circa 28 milioni (più 4 di bonus) e l’accordo di giocare un’amichevole all’estero nella prossima estate. Con il sorriso sulle labbra, il marocchino ha salutato Garcia e i compagni, ma ha preferito tirare dritto di fronte agli uffici della dirigenza, certificando uno scontro mai risolto.
Tolto un bel macigno dalla lista delle priorità romaniste, Sabatini ha registrato inoltre un bel passo in avanti nella quadratura dei conti, ammortizzando il saldo negativo nel bilancio appesantito dall’arrivo di Iturbe. Previsioni che potrebbero migliorare ulteriormente stasera se il Napoli dovesse uscire dai preliminari di Champions: 8.5 milioni utilizzabili in caso anche per un altro arrivo in difesa. Mentre Garcia continua a preferire il montenegrino Basa, il ds non molla la presa sul colombiano Balanta: dopo il mancato accordo con la Sampdoria, l’entourage del ragazzo capitanato da Marcelo Ferreyra (agente anche di Guarin) aspetta a Milano una visita o solo una semplice telefonata da parte della Roma. Sette milioni la valutazione della parte del cartellino in possesso al River Plate, ma con la possibilità di ridurre ancora la richiesta per risolvere il 20% in mano ad un fondo privato. Sempre dal club argentino è in arrivo intanto l’esterno d’attacco Carbonero, che verrà girato in prestito biennale al Cesena. Una sorta di apripista per concludere affari più importanti i «Millonarios». Nel frattempo, la società ha ribadito che Destro non è sul mercato e si ascolteranno solo offerte irrinunciabili. Forse non c’è più tempo per un nuovo colpo di scena.