(A. Austini) Se la Juventus dorme sonni tranquilli grazie alla casa madre – 17 milioni l’anno fino al 2021 – la Roma è ancora a caccia di un main sponsor.
Neppure la visibilità concessa dal ritorno in Champions League ha convinto le aziende internazionali contattate dagli uomini di Pallotta. Così le nuove maglie Nike sono infatti andate in produzione e in vendita senza alcun marchio stampato oltre al baffo dello sponsor tecnico americano. Qualcosa, però, si muove.
A margine dell’affare Uçan con il Fenerbahce, sono ripartiti i contatti con la Turkish Airlines che già lo scorso anno si propose al club degli americani e ha bisogno almeno di una risposta commerciale all’intesa Etihad-Alitalia nel mercato italiano. Ma, come allora, la distanza tra l’offerta dei turchi (4-5 milioni all’anno) e la richiesta della proprietà giallorossa (14-15) è enorme e al momento non sembrano esserci i margini per arrivare a un accordo. La compagnia aerea ha inoltre declinato la proposta della Roma di diventare uno sponsor «minore» da mostrare sul retro delle maglie, come recentemente approvato dal consiglio federale.
A un mese dall’inizio del campionato i giallorossi si apprestano quindi a giocare per la seconda stagione di fila senza sponsor, sebbene i dirigenti dei settori marketing e commerciale stiano intensificando il lavoro di esplorazione del mercato.