(G. Giubilo) – Riparte il campionato, da dove ci aveva lasciato qualche mese fa, Roma e Juventus comandano già la classifica, i due anticipi le hanno viste protagoniste. Aveva il compito più arduo la Roma, di fronte alla Fiorentina, un’altra grande della scorsa stagione. Ha vinto con un grande primo tempo, ha troppo sofferto nella ripresa, quando la già improvvisata difesa ha perduto Manolas vittima dei crampi. Con i viola all’arrembaggio, l’eroe della serata si è rivelato Morgan De Sanctis, che già aveva conteso la palma del migliore a Nainggolan. All’ultimo istante Gervinho, che si era mangiato il possibile, ha messo il sigillo cancellando i residui dubbi.
Esordio morbido per la Juventus, al Bentegodi un autogol ha messo subito la strada in discesa per i campioni, che poi avrebbero potuto regalarsi un’autentica goleada se i pali non avessero respinto per tre volte le conclusioni vincenti della formazione di Allegri. Che nel finale ha perfino rischiato la beffa, evitata da uno strepitoso intervento di Buffon: però il divario tra le due squadre è apparso abissale. Vidal in campo fino quasi alla fine da protagonista, ma il proscenio spetta a Coman, diciottenne venuto dal Psg a ricalcare la magica storia di Pogba. Al ragazzino è difficile negare un grande futuro. Dopo la vigilia sfarzosa, pomeriggio e serata festivi di grande richiamo, come da tempo non si registrava. Da quando, cioè, era invalsa la pessima abitudine di riservare i primi turni a scontri il più possibile squilibrati, regalando magari qualche sorpresa, ma livello spettacolare modesto.Adesso siamo tornati alla ragione: abbattuti gli steccati, il calendario propone difficoltà fin dall’avvio anche alle squadre protagoniste dalla stagione precedente. Ed ecco perché, dopo la trasferta della Fiorentina a Roma, la seconda contro la quarta, due classiche che promettono grandi emozioni.
Nel pomeriggio, la trasferta della Lazio su un campo per lei stregato, la San Siro milanista. Non ci sarà più Mario Balotelli, a disposizione dell’esordiente Pippo Inzaghi, ma l’ormai consueto colpo di coda rossonero ha portato al Milan Fernando Torres, che non sarà più un bimbo meraviglia, ma ha grande volontà di riscatto. Non sarà ancora disponibile, mentre Stefano Pioli può contare su Miro Klose e Candreva, le sue garanzie per un futuro ambizioso. Collaudo importante anche per i nuovi arrivati, su tutti l’argentino Gentiletti che ha Papa Francesco come supporter di lusso. Altra classica ricca di fascino e di storia quella tra Torino e Inter, entrambi confortati dal benevolo responso della urne di Europa League, conquistarla significherebbe guadagnarsi la Champions per la prossima stagione. Da vedere se ci sarà ancora Cerci, che ieri si dava in partenza per la Premier League, ennesimo emigrato di qualità.