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LE PAGELLE DI ROMA-INTER Prova sottotono dei giallorossi. Astori tra le poche note liete, Destro inguardabile

Le Pagelle
Le Pagelle

INTER (3-5-2): Handanovic 6; Andreolli 5,5, Vidic 7, Juan Jesus 6; Nagatomo 6,5; Jonathan 6, M’Vila 6,5, Kuzmanovic 6; Dodò 7; Botta 7, Icardi 6

Secondo tempo:

Carrizo 6; Dambrosio 6; Laxalt 5,5; Krhin 6; Kovacic 6,5; Guarin 6; Ranocchia 6; Mbaye s.v.; Bonazzoli s.v.; Silvestre s.v.

All. Mazzarri 6,5

ROMA:

Skorupski 6: Difficile potergli attribuire responsabilità in occasione del gol di Vidic. Qualche sbavatura di troppo con i piedi, e non è da lui.

Florenzi 6,5: Sempre più a suo agio nel ruolo di esterno basso, costituisce un’ottima catena di destra con Iturbe. La mancata solidità difensiva non é dovuta alla sua posizione insolita, anzi ancora una volta confeziona un assist gol al bacio vanificato ingiustamente da Destro.

Astori 6,5: Una delle note liete della serata. Testa alta, bravo nell’anticipo e dotato di ottimo piede per far ripartire l’azione. Subisce un blocco forse decisivo sulla punizione dell’1-0, ma questi sono meccanismi da oleare con il tempo.

Castan s.v.: Esce dopo una diecina di minuti per un problema muscolare all’adduttore destro.

Emanuelson 6: Migliorato sul piano difensivo rispetto all’uscita contro lo United. Ancora niente di eccezionale ma un passo avanti nella condizione fisica e nel l’inserimento in squadra.

De Rossi 5,5: Ancora imballato da questi primi giorni di preparazione procede al piccolo trotto, giocando sotto ritmo e concedendo troppi palloni agli avversari.

Nainggolan 6: Non esplosivo e convincente come nelle altre uscite, prova a donare verve alla mediana ma finisce per essere predicatore nel deserto. Poco azzeccate le scelte del tiro da fuori con le quali vanifica qualche buona occasione.

Pjanic 6: Qualche lampo di qualità nel palleggio in mezzo al campo e poco altro. Non riesce ad innescare la sua infinita classe tra le intasate maglie nerazzurre.

Iturbe 6: Progressi rispetto al Real. Più continuo nell’azione offensiva e meno timido nel tentare l’uno contro uno. Complicato innescare la sua velocità con Destro al fianco, meglio usufruire dell’ispirazione di Totti.

Destro 4,5: Il vero tallone d’Achille di questa prima parte di preparazione è il centravanti ascolano e non solo per demeriti personali. Al di lá del l’occasione colossale divorata di testa a pochi passi dalla porta nerazzurra in avvio di ripresa, il suo modo di giocare sembra sposarsi poco con i meccanismi offensivi voluti da Garcia. Prima del 31 Agosto andrà presa una decisione definitiva sul suo futuro giallorosso e non sarà facile.

Ljajic 6: Dialoga con Pjanic nel tentativo di innalzare la qualità tecnica in mezzo . Meno timido del solito, galleggia tra le linee senza trovare il varco giusto ma mostrandosi tra i più attivi.

Benatia 5,5: Disattento sul colpo di testa di Vidic che gli scappa in anticipo. Entra a freddo e commette qualche errore in appoggio durante i primi minuti di gara.

Totti 6: Con lui la Roma gira in modo diverso ma non solo per l’infinita qualità di cui dispone ma proprio per il modo di interpretare questo ruolo di finto nove che consente agli altri di esprimersi al meglio.

Cole 5,5: Si va spesso ad incartare in zone chiuse del campo perdendo possessi importanti e concedendo il fianco alle ripartenze avversarie. Giù di tono come molti altri.

Keita 6: Cerca di tenere a galla la nave dopo l’ingresso di molte riserve e la perdita dei soLiti equilibri.

Romagnoli 6: Concentrato in chiusura e cattivo in alcuni contrasti. Tutto sommato un impatto positivo.

Sanabria 6: Solo una ventina di minuti a disposizione ma la costante idea che possa diventare qualcuno che conta.

Borriello s.v.

Paredes s.v.

Balasa s.v.

Calabresi s.v.

 

Garcia 6: Calcio d’agosto che conta poco e per di più contro un avversario discretamente più avanti nella preparazione atletica, però qualche spunto tattico può e deve averlo annotato. La squadra fatica a giocare senza Francesco Totti e spesso si mostra troppo sciupona sotto porta. Occorre trovare delle varianti al palleggio insistito specie contro squadre come quella di Mazzarri e anche in difesa qualcosina da registrare ancora c’è. Meglio adesso che quando conta.

A cura di Angelo Papi

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