A Trigoria hanno dovuto prendere atto che Mehdi Benatia proprio non vuole rimanere. Così ieri Sabatini e Baldissoni sono partiti, in mattinata per Londra. Segno che si va a fare qualcosa di serio, qualcosa per la quale serve mezza dirigenza.
Martedì notte fino all’una e mezzo i dirigenti della Roma sono rimasti nei sotterranei dell’Olimpico a trattare con lo stesso Benatia e con il suo agente Moussa Sissoko. Lì dentro c’era anche l’amministratore delegato Italo Zanzi. Sono arrivati a offrire 2,5 milioni all’anno più bonus. Niente. Il giocatore ha aspettato una giornata a rispondere e poi, a quanto pare, ha detto che non bastava.
Sabatini per il difensore chiede 35 milioni. Per adesso i tedeschi del Bayern si sono fermati a 18, e alla Roma deve essere sembrata una battuta. Forse lo era, altrimenti Sabatini e Rummenigge non sarebbero rimasti d’accordo di sentirsi nuovamente oggi.
Nella lista di Sabatini, per un eventuale sostituto, oltre a Chiriches restano sempre EderBalanta e Kostas Manolas. E questo è il gomitolo di ipotesi che si può tracciare intorno a Benatia. Se poi c’è altro in ballo, vedremo. Per qualche bizzarro motivo, alla Roma è sempre in discussione Mattia Destro per il quale il Tottenham è disposto a pagare molto, avvicinandosi a 30 milioni. Ma poi bisognerebbe trovare un centravanti altrettanto solido. Una sua cessione è tuttora improbabilissima. Mentre è lecito pensare a una trattativa multipla riguardante Adem Ljajic, che in Inghilterra è apprezzato quanto in Spagna (l’Atletico Madrid insiste). Peraltro Fali Ramadani è agente sia di Ljajic sia di Nastasic.
Perfino di Stevan Jovetic, il quale però, giurano a Trigoria, interessa quanto un souvenir a forma di gondola. Mentre sono molto, molto ben considerati Micah Richards, in procinto di lasciare il City, terzino destro di mestiere, centrale per hobby, e il classico e versatile difensore laterale Davide Santon, oggi a Newcastle.
Fonte: Corriere dello Sport