(F. Bianchi) – Il Procuratore Federale, Stefano Palazzi, esaminati gli articoli di stampa, gli esposti presentati, i filmati acquisiti e la documentazione trasmessa dalla Figc alla Fifa e alla Uefa, ha disposto l’archiviazione del procedimento avente ad oggetto: ”Frasi pronunciate dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti durante l’assemblea del 25 luglio 2014 ed in altre interviste a organi di stampa”, perché non sono emersi fatti di rilievo disciplinare a carico del neo presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sia sotto il profilo oggettivo sia sotto il profilo soggettivo. Palazzi aveva ricevuto due esposti, uno della Federsupporter e l’altro da un ex esponente dell’Ufficio Indagini, l’avvocato Francesco Cariti. Entrambi chiedevano la condanna di Tavecchio in base all’articolo 11 comma 1 del codice di giustizia sportiva: “costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, porti offesa denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica, ovvero configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori“.
Palazzi, non velocissimo nel chiudere l’indagine, ha stabilito che quella di Tavecchio è stata solo una gaffe, non una violazione delle norme nemmeno in maniera indiretta. In realtà Tavecchio non si era rivolto ad un calciatore identificabile, ma a Opti Pobà, nome di fantasia. E il suo esempio, malriuscito, voleva essere positivo, tanto che nel suo programma elettorale aveva previsto anche lo ius soli sportivi. “E poi la mia storia insegna...”, aveva detto, scusandosi più volte di quelle parole. Ora la Figc trasmetterà subito gli atti a Fifa e Uefa. L’Uefa, ad esempio, ha appena aperto una sua inchiesta: ma in base al “ne bis in idem” è stabilito, nella giurisprudenza mondiale, che non si può rispondere due volte dello stesso reato. Quindi, la stessa Uefa potrebbe archiviare oppure impugnare la decisione di Palazzi davanti al Tas di Losanna. Ma è probabile, a questo punto, che il caso sia definitivamente chiuso e Tavecchio possa lavorare nel completare la sua “squadra”.