Oggi la parola va ad un ragazzo silenzioso, a cui piace che siano i fatti a parlare per lui. Leandro Castan è, al pari di Benatia, la colonna della difesa romanista, centrale brasiliano gravemente sottovalutato dopo un primo anno – disastroso, ma pieno di attenuanti – con Zeman, non esattamente il miglior tecnico se hai nella forza fisica e nel posizionamento le tue maggiori peculiarità.
Dal ritiro austriaco di Bad Waltersdorf, tutto pronto per la conferenza stampa di Leo Castan:
Il tuo recupero sta procedendo bene. Quanto senti la Roma e questa maglia. Sei sempre più leader.
Sento tanto. E’ una maglia che mi da piacere di giocare. Sono felice di indossarla. E’ una responsabilità e non vedo l’ora di tornare in campo. Sto bene fisicamente e psicologicamente.
Questa volta partite alla pari con la Juventus?
E’ cambiato tanto. La scorsa estate c’erano tanti dubbi. Questa volta è tornata la fiducia ma ora dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto l’anno scorso per arrivare a questi livelli.
Sulle elezioni federali…
Il calcio italiano puo’ migliorare ed ha una grande occasione.
Se fosse per te questa squadra è già completa? Non c’è bisogno di altri arrivi?
E’ già forte così. Certo ci sarà la Champions e tre partite a settimana e servono ricambi su ogni ruolo.
Se dovesse partire Benatia ti senti pronto per diventare leader in difesa?
Io dico sempre che non è uno che fa la squadra o il reparto.
Differenza di preparazione?
Stiamo lavorando più sul piano fisico. Questa stagione non sarà facile e se vogliamo fare bene dobbiamo soffrire prima.
Ti manca ancora il gol..
Mi manca, è vero. E’ difficile per me. L’anno scorso la palla nemmeno si è avvicinata….speriamo in quest’anno. Io però penso prima a fare bene in difesa perchè in attacco c’è tanta qualità e stiamo tranquilli.
Il vostro sarà un ruolo da primato?
Sì, siamo tra le grandi squadre. Ora tocca solo a noi lavorare.
C’è pressione dell’ambiente sulla squadra. Come reagite a questo?
Io preferisco che ci sia la pressione. Stiamo reagendo bene, non possiamo molare. Non si vince parlando ma sul campo. Stiamo lavorando tanto e bene.
Esagerato l’interesse dei grandi Club su Benatia? E siete da scudetto sia con Benatia che senza?
Non non mi stupisce. Lui ha fatto bene l’anno scorso, ma io non rispondo per lui. Faccio il tifo per lui perchè è un amico. Siamo trenta giocatori e non uno. Una squadra da scudetto non è solo un giocatore.
I big dello spogliatoio hanno fatto un patto per restare e per vincere lo scudetto? Maicon l’hai sentito?
Non ho mai sentito parlare di questo patto. Maicon l’ho sentito e gli ho detto di sbrigarsi a venire perchè voglio parlare portoghese. Lui è carico ed è un giocatore importantissimo per noi.
L’audio integrale della conferenza stampa: