Salvo intoppi o colpi di scena, la prima pietra del nuovo stadio della Roma sarà posta nei primi mesi del 2015, tra aprile e maggio. La road-map che porterà alla nascita dell’avveniristico impianto sportivo a sud-ovest della Capitale è pronta, ma prima di arrivare all’inizio dei lavori bisognerà sbrigare tutte le faccende amministrative. A cominciare dal via libera del Campidoglio che dovrebbe arrivare il prossimo 3 settembre con una delibera di giunta che ufficializzerà l’«interesse pubblico» dell’opera. Prima, però, il sindaco Ignazio Marino, dovrà attendere il nuovo studio di fattibilità da parte della società di James Pallotta, dopo l’accordo trovato ieri a New York che prevede, tra le altre cose, il prolungamento della metro B fino a Tor di Valle, un parco sul Tevere e la videosorveglianza a cui sembra tenere molto lo stesso Marino. Il dossier dei giallorossi dovrebbe arrivare entro fine agosto, in tempo per una valutazione da parte del Campidoglio e della successiva delibera della giunta, che dovrà poi essere approvata in consiglio comunale. Il tutto al massimo per i primi di ottobre. Il progetto passa poi alla Regione che dovrà esprimere la cosiddetta «Valutazione Ambientale e Strategica» sull’opera. Contemporaneamente prenderà il via la conferenza dei servizi alla quale prenderanno parte tutti gli enti coinvolti nell’opera, dai dipartimenti regionali per l’ambiente alla protezione Civile, passando per le aziende di trasporto pubblico e le amministrazioni. Entro 180 giorni bisognerà arrivare ad un verdetto ma non è escluso che un accordo possa essere trovato in un tempo minore dei sei mesi previsti dalla legge sugli stadi. Per dare il via ai cantieri, però, c’è ancora un ultimo passaggio, prima nella giunta regionale e poi in quella capitolina. Solo intorno alla prima metà del 2015 potranno partire i lavori per un progetto che dovrebbe essere pronto in tempo per il novantesimo anniversario dell’AS Roma, a luglio del 2017, anche se il presidente giallorosso Pallotta punta a vederlo completato un anno primo, per l’inizio della stagione 2016/17, a costo di «portare io stesso Totti in spalla in campo». L’attuale versione del progetto prevede da parte della Roma un investimento di un miliardo di euro. Un terzo, circa 320 milioni, è destinato ad opere pubbliche, come strade, ferrovie, trasporto, metro, verde pubblico e videosorveglianza. Di questi, 195 milioni sono considerati di «interesse pubblico» da parte del Campidoglio e cioè utili non solo all’impianto sportivo ma a tutta la collettività.
Fonte: ansa