L’ok di ieri da parte del Comune di Roma riguardo l’utilità pubblica del progetto Stadio è passo fondamentale per la costruzione dell’impianto giallorosso. Lo conferma stamane a Roma Radio il dg Mauro Baldissoni:
Un giorno molto importante per i tifosi della Roma
Si, senza esagerare con l’enfasi ieri è stato un giorno che sarà importante nella piccola storia della Roma di questa gestione. Come sapete lavoriamo per scrivere piccole porzioni di storia e quello di ieri benchè importante è solo un passaggio. Siamo in piena procedura, attendiamo la delibera nel dettaglio. Quella di ieri chiude la prima fase, e costituisce il quadro politico-contrattuale con l’amministrazione per quanto riguarda gli oneri. C’è ancora tanto da fare. Ci sono ancora migliaia di particolari oggetto di revisione nella conferenza dei servizi. Il quadro politico-economico è definito, e questo ci consente di pensare che il prossimo passaggio sarà ugualmente definito. Uno degli elementi caratterizzanti di questo progetto è stato la trasparenza.
Riguardando il Mauro Baldissoni ragazzino, come si rivede l’uomo di adesso dopo tutto quello che è stato scritto?
La squadra di calcio è un affetto che ti porti dietro tutta la vita. Ho iniziato ad andare allo stadio quando non raggiungevo ancora un metro e non pagavo il biglietto e quindi ci sono tanti ricordi legati allo stadio. Il primo ricordo che ho è l’invasione di colori, rumori ed odori degli stadi fine anni ’70 ed ’80.
La sua esperienza da tifoso è stata fondamentale per questo progetto?
Come ha sempre detto il presidente, loro si considerano dei guardiani del valore di questo progetto e della squadra. Io da parte mia ho dato la mia esperienza e pareri da tifosi, per questo abbiamo inserito delle iniziative, anche semplici. Come vecchie canzoni romaniste allo stadio, tipo Lando Fiorini, per ricreare certe atmosfere del passato. Poi il settore famiglie, la Hall of Fame e richiamare vecchi campioni. Sono iniziative frutto del tentativo di riportare un’emozione ai tifosi della Roma.
A che punto siamo nel processo di costruzione della Roma sulla vostra scala?
Abbiamo realizzato in fretta molte iniziative, ma sappiamo di essere ancora all’inizio di un percorso. Siamo impegnati tutti i giorni per migliorare i servizi per il nostro pubblico, ogni settore della nostra società può esprimere un tassello importante. Se la società lavora bene lo fa anche la squadra.
Quali sono gli obiettivi tecnici per questa stagione?
Ci piace competere, lo ha detto anche il presidente. Siamo pronti per cercare di vincere, la squadra allestita è in grado di farlo. Il nostro lavoro cerca di essere duraturo, di portare a Trigoria anche giovani talenti che costituiscono il futuro. Lavoriamo per essere competitivi oggi e domani, su questo Sabatini è il più bravo.
C’è ancora l’ottimismo dopo il sorteggio di Champions?
Non è tanto ottimismo, è soddisfazione di ritornare in Champions League. Partendo in quarta fascia era ovvio incontrare almeno due top club, il sorteggio magari è stato sfortunato più per Bayern e City, è il girone più difficile della competizione. E siamo fieri di farne parte.
Le cifre spese del mercato sono alte, c’è stata una crescita?
Le cifre del mercato sono sbagliate sempre, ci sono dettagli e cavilli che non vengono fuori. Non facciamo comunque nulla di speciale e miracoloso, impieghiamo le risorse per i giocatori che riteniamo migliori, non ragioniamo in valori economici. Gli apprezzamenti sul mercato non contano nulla, contano solo i risultati sul campo.
Novità sullo sponsor?
L’obiettivo è associarci ad aziende che possano godere e trarne beneficio non solo comparendo sulla maglia ma anche con le infrastrutture dello stadio. Se non abbiamo ancora un main sponsor è perché le nostre esigenze di mercato devono ottenere dei valori maggiori, e stiamo cominciando a riconoscerli.
Un messaggio ai tifosi?
Voglio ringraziarli, anche per il comunicato della Curva, con messaggi messi in pratica già contro la Fiorentina. Ci devono stare vicini.
Fonte: Roma Radio