Federico Balzaretti, difensore della Roma, ha concesso una lunga intervista esclusiva pubblicata dal settimanale Chi in edicola da domani.
“Lo ammetto, ho pianto. L’ho fatto dinnanzi ai miei compagni di squadra della Roma. Ho pianto al telefono con mia moglie Eleonora Abbagnato. Ho pianto da solo, per la rabbia e per il dolore. Ma non ho mai pianto davanti alle miei figlie. Ho subito due interventi chirurgici, ma la pubalgia di cui soffro non è guarita. Anzi ha causato uno stato degenerativo anche dopo la seconda operazione. Per i medici forse non potrò più giocare a calcio“. “Io non mi arrendo”, ha detto Balzaretti a Chi “Cancello dalla mia mente il pensiero dell’addio. Mi fa troppo male. Mi hanno operato due volte, ho sopportato un grande dolore, sia fisico, sia mentale. Sto lavorando duramente per tornare a giocare, ma voglio poter correre, in futuro, al parco con i miei figli per giocare con loro. Sono consapevole che oggi, in campo non riuscirei a giocare una partita intera. Devo ripartire mentalmente da capo”, ha aggiunto. “Mi manca la semplice corsetta al parco. Per fortuna che c’è la mia famiglia, la mia luce. Anche la Roma è stata splendida con me. Il presidente James Pallotta avrebbe potuto mandarmi via. Cosa se ne fanno di un Balzaretti rotto? Invece lui ha scelto di sperare con me. Anche i miei compagni sono stati splendidi”.
Fonte: Chi