“C’è una Roma con Maicon e una Roma senza Maicon”. Così aveva detto Sabatini. La Roma con Maicon è diversa, lo sa bene Garcia. La squadra con il terzino in campo appare più tonica, gli avversari ormai, saggiamente, lo temono. Si dimostra un’ala aggiunta, un centrocampista aggiunto e anche un regista. Ecco perché con lui la Roma è un’altra Roma. Mercoledì sera ha vinto lo scontro tecnico con il suo connazionale Mario Fernandez, convocato dal ct brasiliano Dunga paradossalmente mercoledì, quando il romanista metteva a tappeto il Cska e rendeva la Roma ancora più bella. La Roma con Maicon appunto. Dopo le vicende legate alla sua Nazionale, poteva esser fuori forma, deconcentrato o altro. Ma non è successo niente di tutto questo. Bravo Garcia ad ascoltarlo, bravo lui a reagire, archiviare il tutto, indossare la maglia della Roma e farla brillare ancora di più nel suo debutto europeo con il Cska. Il palo preso ad Empoli, ormai, è storia vecchia.
Il giorno dopo l’entusiasmate prestazione del suo assistito Calenda ha commentato: “Un anno fa Maiocn fu preso dalla Roma proprio per questo motivo. Portare un giocatore di esperienza e abituato a vincere in una squadra con grandi ambizioni. Ha dimostrato di esser forte e sereno, la questione con la Nazionale è finalmente chiusa.”
Fonte: Corriere dello Sport