“Non fischiate Ashley Cole“. E’ l’invito rivolto dal quotidiano inglese ‘The Telegraph’ ai tifosi del Manchester City, club che domani sera ospiterà la Roma per la partita del girone E della Champions League.
EX NEMICO – Cole, ex terzino di Arsenal e Chelsea, è visto dai supporter del City come uno dei principali “nemici” della storia recente del club, e non ci si aspetta una buona accoglienza per il suo ritorno in Inghilterra. Ma, secondo il ‘Telegraph’, Cole deve essere visto come un esempio per tanti giovani calciatori inglesi. Al di là di alcuni comportamenti fuori dal campo (in particolare l’infedeltà nei confronti dell’ex moglie) che gli sono valsi la fama di bad-boy Cole resta, infatti, uno dei giocatori più vincenti del calcio inglese.
ESEMPIO – Partito da Tower Hamlets, quartiere dell’East End di Londra, il terzino si è guadagnato un posto da titolare nell’Arsenal degli “invicibili”, per poi continuare ad ottenere successi con il Chelsea, fino a diventare il difensore esterno con più presenze con la maglia della nazionale inglese. In Inghilterra Cole ha vinto tutto quello che c’era da vincere, conquistando ben sette volte la FA Cup, ed è uno dei due soli giocatori ad aver vinto il ‘double’ (Coppa e Campionato), con due squadre diverse. Con il Chelsea il difensore inglese ha vinto Champions ed Europa League e, secondo quanto dichiarato da Cristiano Ronaldo, resta uno degli avversari più difficili da affrontare per un attaccante.
LA ROMA – La scelta di trasferirsi a Roma poi, risulta, sempre secondo il ‘Telegraph’, un’altra mossa da elogiare da parte di Cole. Uno dei fattori che, secondo i media britannici, ha determinato i tanti flop dell’Inghilterra ad Europei e Mondiali è legato alla mancanza di esportazione dei propri giocatori. Un’apparente contraddizione se si pensa agli appelli che, anche in Italia, si fanno per aumentare il numero di giocatori del proprio paese nelle rose dei club. Ma giocare in altri campionati risulta spesso un fattore di crescita per un giocatore, che può essere poi trasferito in nazionale. Per tutti questi motivi in Inghilterra invitano a non fischiare Cole e, magari, regalargli anche qualche applauso.
Fonte: corrieredellosport.it