Sotto i 12 milioni di euro non si vende per il main sponsor, ma per il secondo anno consecutivo, la squadra giallorossa ha iniziato la stagione senza marchio commerciale. Il club è stato oggetto, in questi ultimi due campionati, di una massiccia operazione di restyling: dalla modifica del logo, al potenziamento del settore social (3,76 milioni di like su Facebook e circa 497 mila follower su Twitter), per passare attraverso mostre, iniziative di fidelizzazioni della tifoseria, fino alla novità della radio monotematica. Una opportunità di crescita potrebbe essere affidarsi ad una agenzia di sport-marketing a livello mondiale (come, per esempio, Infront sports&media), ma, per il momento, il club di Trigoria preferisce vendere, in controtendenza, con una struttura interna.
Migliore sorte ha avuto la sponsorizzazione tecnica: la Roma ha stretto un accordo decennale con Nike. Il minimo garantito è di 4 milioni di euro annui. Si può salire fino a cinque solo se verrà inaugurato il nuovo stadio. La Roma vale il 5 per cento dei Red Devils ed è quattro volte inferiore ai cugini del City. Per recuperare questa differenza ci vorranno non meno di dieci anni. Il matrimonio con la Nike porta l’As Roma a spostare il proprio raggio d’azione sui mercati internazionali, ma prima di sviluppare questa strategia converrebbe radicarsi sul territorio, creando un collegamento più stretto con la municipalità di Roma.
In attesa di conoscere, a fine stagione, i primi risultati delle vendite di Roma merchandising (il valore del mercato italiano, secondo Repucom, in termini di maglie vendute, è appena di 1,18 milioni di pezzi, circa 59 mila unità in media per club), creata insieme con la stessa azienda americana (un ufficio di rappresentanza, con tanto di show-room aperto proprio di fronte alla Questura di Roma), fa riflettere che nel 2006/7, ai tempi di Diadora, il valore degli affari da merchandising fosse di poco superiore ai 4,5 milioni di euro, con il 90 per cento delle maglie repliche collegate all’immagine di Francesco Totti, l’unico vero uomo-immagine della Roma.
Fonte: Corriere dello Sport