(G. Piacentini) – Esclusi i più giovani della rosa, Alessandro Florenzi è il romanista che guadagna di meno. Singolare, se si considera che è un titolare (quasi) fisso e che è ormai da un anno nel giro della nazionale. Eppure, l’ex centrocampista che a Crotone faceva il terzino e con Garcia si diverte da punta esterna, è insieme a Destro il capocannoniere della squadra in Serie A. Due reti belle e pesanti, quelle messe a segno contro Cagliari e Verona, la prima giocando da titolare, la seconda da subentrato. La Roma, più prima che poi, gli prolungherà il contratto e raddoppierà lo stipendio (650 mila euro fino al 2016), lui, che pure in estate era stato sfiorato dal dubbio di andare via, non punta i piedi e pensa soltanto a giocare, consapevole che alla sua capacità di dare equilibrio alla squadra Garcia rinuncia sempre malvolentieri.
Quella di stasera sarà la prima partita in trasferta in Champions: quando la Roma 7 anni fa nell’altro stadio di Manchester prendeva una delle batoste più sonore della sua storia lui aveva appena 16 anni. Oggi, nella stagione che lo porterà anche al matrimonio, il ragazzino ha lasciato spazio all’uomo. Fondamentale, per la Roma. Dal primo minuto o a partita in corso, poco cambia.