(G. Piacentini) – C’è chi ha parlato di notte brava e di un mancato rientro nel ritiro della Seleçao, chi di scherzi finiti male ad un compagno di squadra e chi (la sorella-manager del calciatore) di problemi fisici. La verità sull’esclusione di Maicon dal ritiro della nazionale brasiliana, però, continua ad essere un mistero per tutti quanti, ad eccezione naturalmente dei protagonisti della vicenda. Tra questi non c’è la Roma, che ancora ieri sera non era riuscita a mettersi in contatto con il calciatore, che ha risposto al telefono solo al suo agente, senza fare totalmente chiarezza sull’accaduto.
Da Trigoria sono partite anche un bel po’ di telefonate alla federazione brasiliana per avere delle spiegazioni, ma dall’altro capo del telefono non ha mai risposto nessuno, nemmeno alla lettera privata inviata dalla società giallorossa. Restano, per il momento, le parole del coordinatore delle nazionali brasiliane Gilmar Rinaldi, che con la Roma ha avuto dei contenziosi economici ai tempi del trasferimento nella Capitale di Adriano e con il quale lo stesso Maicon avrebbe avuto una pesante lite, prima di essere cacciato dalla Seleçao. I dirigenti giallorossi aspettano l’arrivo nella Capitale del difensore, previsto per oggi, per avere la sua versione dei fatti. Ma difficilmente verranno presi dei provvedimenti ufficiali per una questione che non coinvolge direttamente la società.
Walter Sabatini, ieri a Pistoia per ricevere un premio, e soprattutto Rudi Garcia, però, parleranno con Maicon per capire il suo stato: non tanto fisico – i 90 minuti giocati contro la Colombia in questo senso sono una rassicurazione – quanto mentale. Dirigenti e tecnico, insomma, vogliono capire se il calciatore è lo stesso che lo scorso anno è tornato ai livelli dell’Inter perché spinto dalla motivazione di (ri)conquistare un posto per il Mondiale, oppure quello di Manchester. Nel primo caso tutta la vicenda verrebbe archiviata come un «incidente di percorso», ed egoisticamente la Roma potrebbe trarre vantaggio dalle mancate convocazioni di Maicon in nazionale che gli risparmierebbero un bel po’ di viaggi transoceanici. Nel secondo, invece, ci sarebbe la concreta necessità di tornare sul mercato già da gennaio. E subito è ripreso a circolare con insistenza il nome di Darmian, che Sabatini aveva provato a prendere già nella sessione di calcio mercato appena terminata.
Al netto di tutte le polemiche e gli strascichi che questa vicenda potrà avere sull’umore di Maicon, riavere il brasiliano a disposizione con tre giorni di anticipo rispetto al previsto è senza dubbio un vantaggio per Garcia, che avrà più elementi per decidere se schierarlo sabato ad Empoli o preservarlo per la gara di Champions col Cska Mosca di mercoledì 17 all’Olimpico. Chi è tornato abile e arruolato è Leandro Castan, da ieri di nuovo con il gruppo.
Sempre da ieri Joe Tacopina non fa più parte del CdA della Roma, di cui è stato anche vice presidente: ha rassegnato le dimissioni perché impegnato nell’acquisizione del Bologna assieme ad una cordata di imprenditori americani.