Il Real Madrid nella stagione sportiva 2012-13, ha superato il tetto dei 500 milioni di euro di fatturato, mentre il Barcellona 482,6 milioni. Il Bayern con 431,2 milioni sono stabilmente sul gradino più basso di questa classifica extra-calcistica e tra i top club con maggiore potenzialità di crescita (+62 milioni di euro in una sola stagione). L’As Roma è solo 19ª con 124,4 milioni di euro. Al primo posto degli introiti per lo sponsor, c’è il Paris Saint-Germain, con 254,7 milioni di euro ed un peso del 63,9 per cento sul giro d’affari complessivo, frutto di una serie di operazioni intra-gruppo della proprietà qatariota del club (certamente non in linea con i dettami del fair play finanziario). Segue il Bayern con 237,1 milioni (55%). Il club capitolino è 20° con 38,3 milioni (30,9%), superato anche dall’Atletico Madrid, più debole sotto il profilo del giro d’affari (120 milioni e 20ª posizione), ma avanti rispetto ai giallorossi sul terreno commerciale (40 milioni di euro e 33,3% a livello di budget totale). La Roma ricava solo 39,08 milioni legati alle attività commerciali.
I principali club europei si muovono seguendo da anni una strategia comune. Al centro c’è lo sviluppo e lo sfruttamento dei ricavi da stadio (quasi sempre di proprietà), puntando, nel contempo, ad acquisire i diritti sportivi e di immagine dei più popolari top player. Strategica è la partecipazione costante alla fase finale della Champions League, l’internazionalizzazione del marchio sportivo attraverso i social e accordi commerciali all’estero (con particolare attenzione al mercato asiatico).
Senza top player (la Roma ne ha soltanto due, ma Francesco Totti e Daniele De Rossi sono ormai calciatori ultratrentenni) la leva del merchandising non può esplodere. Tutti i più importanti club europei, inoltre, si affidano ad attività di co-marketing in ambito sponsorizzativo. Solo considerando i due contratti principali di sponsorizzazione, ad esempio, il Manchester United è nettamente superiore al fatturato annuale della Roma. Una distanza siderale che aumenta sommando i ricavi da stadio e i diritti audiovisivi, in crescita di anno in anno (ben 423,8 milioni nel 2013).
Fonte: Corriere dello Sport