(C.Zucchelli) – Nove personaggi in cerca di gloria. Nove giocatori che stasera, per la prima volta, si confronteranno con il torneo più importante d’Europa. Sei lo faranno direttamente dal campo (o dalla panchina) tre di loro, invece, dalla tribuna: Uçan e Paredes per scelta tecnica di Garcia, Castan per un problema muscolare. Per loro festa ed emozione sono rinviate, per gli altri invece sarà una notte da ricordare.
LE CERTEZZE – Due hanno già la maglia pronta, devono solo indossarla. Astori e Nainggolan un anno fa erano a Cagliari a lottare per la salvezza in una squadra che non aveva neanche uno stadio. Oggi, invece, debuttano in Champions da titolari davanti a quasi 50mila tifosi. In teoria i titolari sarebbero Castan e Strootman, ma chiamarli riserve è riduttivo. Nainggolan non solo è stato il migliore di questo inizio di stagione ma, da quando è a Trigoria, non ha sbagliato una partita. Astori invece, accolto come un re per non essere andato alla Lazio ma circondato da un po’ di scetticismo tecnico, finora è stato impeccabile. Con la Roma e con la Nazionale. Stasera si misureranno con l’Europa. Una bella rivincita dopo essere stati costretti a guardare il Mondiale dalla tv.
CHI SCALPITA – Anche Destro, Florenzi e Iturbe le partite brasiliane le hanno viste soltanto in tv e anche loro, stasera, avranno l’occasione di confrontarsi con la Champions. Dei tre Destro è sicuro di non partire dall’inizio ma dovrebbe avere spazio a partita in corso visto che Garcia è intenzionato a non far giocare Totti per più di un’ora. Florenzi e Iturbe, invece, si giocano il terzo posto in attacco con il capitano e Gervinho, e l’ex Verona è nettamente favorito. «Domani inizia un sogno», ha scritto ieri su Twitter, raccontando con una foto e pochi caratteri tutta la sua emozione.
ASTRO NASCENTE – Intanto, un traguardo lo ha già raggiunto visto che la Uefa lo ha scelto come giocatore simbolo, tra i giovani, della Roma. E ne ha parlato così: «Ha fatto capire che potrebbe diventare un protagonista assoluto, grazie alla sua velocità e alla sua tecnica ».
GLI ALTRI – Difficilmente avranno la possibilità di giocare, ma ricorderanno a lungo questa notte anche, Ucan, Paredes e Skorupski. I due centrocampisti andranno in tribuna, mentre il portiere in panchina, pronti a fare il tifo per i compagni. L’importante, comunque, è esserci: la Roma ha lasciato a casa un senatore come Lobont, un giocatore esperto come Emanuelson e un talento come Sanabria, tutti fuori dalla lista Champions. Far parte del gruppo quindi, anche senza esserne, almeno per ora, protagonisti, è già un successo. Meglio non dimenticarlo.