Grazie, prego, scusi. E no, non tornerà. Maicon non tornerà più nella Seleçao. «Espulso per problemi interni», ha spiegato Gilmar Rinaldi, coordinatore della nazionale verdeoro, provando a tenere nascosti i motivi dell’esclusione del difensore della Roma dal ritiro della nazionale di Carlos Dunga. «Posso solo dire che si è trattato di una cosa grave», ha poi aggiunto. La versione più accreditata è che a Miami, dopo la partita con la Colombia nella quale Maicon aveva giocato tutti i 90’, il c.t. aveva concesso un giorno di libertà ai giocatori. Rientro in albergo fissato per le ore 20. Tutti puntuali, tranne uno. E l’uno è Maicon, tornato quando era già mattina (pare alle 7) e non certo nelle condizioni ideali, almeno a giudicare da quello che è filtrato dal ritiro brasiliano. La reticenza di Gilmar farebbe però pensare anche a comportamenti più gravi. In ogni caso, il ritardo avrebbe provocato un furibondo litigio con il c.t. Dunga, che poi ha deciso con Rinaldi l’esclusione permanente dalla Seleçao, convocando al posto del romanista Fabinho. Il ragionamento di Dunga è stato chiaro: Maicon era un fedelissimo del c.t., che lo aveva scelto proprio come figura di riferimento per i più giovani. Se il riferimento viene meno, meglio lasciar perdere: «Lo ringraziamo per i servizi resi alla Seleçao, ma non rientra più nei nostri piani», l’altra frase tombale di Gilmar, mentre la sorella del calciatore, Erla, ha provato a spegnere le polemiche: «L’esclusione è dovuta solo a problemi personali e fisici».
Qui Roma La bravata di Maicon ha colto di sorpresa la Roma, che in serata si è messa in contatto con l’agente del calciatore. Il laterale è atteso nella capitale nelle prossime ore, per mettersi a disposizione di Garcia. A Trigoria sarà convocato dalla società, che vuole chiarimenti sulla vicenda. E vuole anche capire se Maicon quest’anno sarà o meno parente stretto del giocatore che la scorsa stagione, spinto dalla motivazione mondiale, aveva colpito tutti in positivo. Inutile dire che in un momento come questo il rinnovo del contratto in scadenza a giugno passa in secondo piano. «Prima torni a giocare, poi ne parliamo», il messaggio spedito al giocatore dalla dirigenza un mese fa. Garcia è ancora in attesa. In linea teorica il tecnico potrebbe convocarlo per sabato a Empoli. Ma per fare un pronostico certo, a questo punto, servirebbe una tripla.
Fonte: Gazzetta dello Sport