(D.Stoppini) – L’attesa ha colpito pure lui. E non l’avresti mai detto. Lui è Miralem Pjanic, uno che la Champions ha incominciato a giocarla quando la maggior parte dei suoi coetanei imparava sì e no a parcheggiare un’utilitaria. Eppure la testa va lì. Va al debutto con il Cska. Andava lì anche sabato scorso, a Empoli, mentre le gambe vagavano per il campo alla ricerca dei tre punti.
RICORDI – La Champions è la Champions. È un debutto contro il Barcellona (anche) di Seydou Keita, è un gol segnato a 19 anni e spiccioli, nel preliminare contro l’Anderlecht, è un Real Madrid sbattuto fuori al Bernabeu. È, alla fine della fiera, il torneo riabbracciato dopo averlo lasciato a Lione per sposare la Roma. Ora sì che il matrimonio è perfetto. Ora sì che un cerchio si chiude. E un altro ciclo riparte: «Che grande sfida», ha scritto ieri su facebook il bosniaco. Il perché l’ha spiegato nell’intervista rilasciata all’As Roma match program: «Servono efficacia e concentrazione massima — ha detto —. Sono partite di alto livello e non si può sbagliare nulla». A maggior ragione se il sorteggio, oltre al Cska, ti mette di fronte anche Bayern e Manchester City: «È un girone bellissimo, di altissimo livello — ancora Pjanic —. Il Cska è un avversario temibile. Lo conosciamo meno rispetto alle altre avversarie, sarà un match complicato, ma vogliamo e dobbiamo iniziare con una vittoria. La Roma tutta crede al passaggio del turno. Siamo convinti che riusciremo a dire la nostra». Perché in fondo la storia va scritta in campo. Come quel Lione (di Pjanic) che fece lo scherzo al Real Madrid: «Quella è la partita di Champions a cui sono più affezionato — ricorda il bosniaco —. Segnai al Bernabeu, uno stadio unico. E quel gol (era l’11, ndr) permise al Lione di andare ai quarti di finale. Ora voglio vincere qualcosa con la Roma in questa stagione, sono molto motivato. Stiamo lavorando duro, l’obiettivo di tutti noi è alzare un trofeo in questa stagione. Il segreto, in un anno così pieno di impegni, sarà pensare a una partita alla volta». Mica facile, se quella dopo è la Champions. Ma Pjanic ha tutta l’aria di quello che vuole provarci.