(D. Stoppini) Il sorriso è tirato, perché la partita è stata tirata. La dimensione della sofferenza Roma la dà un gesto di Rudi Garcia a fine partita: rientra nel tunnel e va dritto nello spogliatoio dell’Empoli a fare i complimenti al collega e avversario Maurizio Sarri. Che poi dev’essere un piacere, in fondo, fare i complimenti e portare via i tre punti. «Quelli sono importanti – dice il tecnico -. Sono sei in due partite, tutto prima dell’esordio in Champions: di più non potevo chiedere». Piccola bugia. E alla fine lo confessa: «Sì, Destro e il nostro attacco avrebbero potuto creare più dubbi nella difesa dell’Empoli». Appunto, l’attacco. Cambiato totalmente rispetto all’esordio in campionato con la Fiorentina: fuori Totti, Iturbe e Gervinho, la prova provata che all’Europa Garcia pensava eccome. Anche se lo scudetto resta l’obiettivo: «Abbiamo fatto in modo di avvicinare la Juventus, che però resta favorita», ancora l’allenatore.
Da Pjanic a De Rossi Garcia che un po’ d’azzardo se l’è concesso, modificando mezza squadra rispetto alla Fiorentina. «Ma vincere qui non era facile, faticheranno in tanti su questo campo – fa lui -. Partite così in altri tempi le avremmo pareggiate. Peccato solo per quell’occasione fallita da Maicon a inizio ripresa. Però l’abbiamo portata a casa con la testa, la squadra c’era al cento per cento, le difficoltà nel finale ce le siamo create da soli. Ecco, possiamo e dobbiamo migliorare nella gestione del pallone, falliti troppi passaggi». Qualcuno di troppo pure da Miralem Pjanic, che non ha festeggiato al meglio le 100 presenze: il bosniaco si è lamentato per un rigore non concesso su di lui. Episodio mal digerito anche da De Rossi, che rientrando negli spogliatoi nell’intervallo avrebbe avuto un vivace scambio di vedute con l’arbitro Gervasoni.
Sabatini e Totti Detto che Castan è uscito per un dolore alla coscia destra («l’ho tolto per precauzione», spiega Garcia), alla fine sotto il settore ospiti un coro è partito anche perFrancesco Totti, in panchina per tutto il match: «Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto – ha scritto sul suo blog il capitano giallorosso -. Questi sono tre punti buoni come il pane». Come il pane sarebbe buono pure Rabiot, del quale è tornato a parlare il d.s. Sabatini: «Blanc parla di pasticcio? Semmai il loro, noi invece ammiriamo il giocatore. Ma non sarà il sostituto di Strootman, perché l’olandese ce lo teniamo stretto». E qui, altro che pane.